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Treviso, allarme alcol fra i giovanissimi

Allarme alcol fra i giovanissimi, Sartorato (Ceis Treviso): “L’unica speranza è la prevenzione nelle scuole”.

C’è allarme per la crescita del consumo di alcol fra i giovani e i giovanissimi, così come confermato dai dati che accompagnano il piano di prevenzione 2020-2025 recentemente presentato dall’assessora alla sanità regionale Manuela Lanzarin: Covid e lockdown hanno spinto l’utilizzo di alcolici, oltre un veneto su sette è abituato a consumare non meno di cinque bicchieri di alcol ad occasione ma, quel che è peggio è che i bevitori “binge” sono anche i 15enni. “Avremo bisogno ancora di quale anno per analizzare gli effetti consolidati del lockdown, perché quando si parla di consumi il sommerso è sempre elevato”, fa sapere però Luca Sartorato, dal 2019 presidente del Ceis di Treviso, cooperati va che 1983 opera a Treviso e provincia nella gestione di comunità terapeutiche. Nel 2020 gli addetti ai lavori, secondo Sartorato, non hanno assistito a chissà quali stravolgimenti ed è proprio questo silenzio a fare alzare la guardia: “Perché la situazione aveva già un trend preoccupante prima della pandemia”. Sono almeno due decenni che l’Istituto superiore di sanità ha lanciato l’allarme del problema della crescita del consumo di alcol tra giovani e giovanissimi. Nel 2019 l’Osservatorio alcol ha segnalato a livello nazionale 2.573 accessi al pronto soccorso di ragazzi sotto i 18 anni e di 2.150 ragazze  della stessa età, con aumento rispetto al 2018 del 18 per cento fra i maschi e del 25% fra le femmine. “Dati che erano già molto pesanti. Con il lockdown sono solo cambiate le modalità di consumo e le possibilità di eludere i divieti di vendita”, spiega Sartorato, che racconta come già nel 2017 la cooperativa avesse già effettuato una ricerca nelle terze medie assieme alla Fondazione Zanetti e ad alcune scuole della Marca. Il risultato? L’86 per cento dei tredicenni non inseriva l’alcol tra le sostanze psico-alteranti e il 94 per cento ne ignorava gli effetti dannosi. Che cosa spinge i ragazzi verso il consumo di alcol? “La sua efficacia come lubrificante nelle relazioni, perché fa perdere le inibizioni, diminuisce la percezione del rischio. Ma se i momenti di euforia inizialmente vengono legati alla bevuta, con il tempo l’organismo per raggiungere lo stesso piacere richiederà quantità sempre più elevate”. Sul come affrontare la situazione, Sartorato non ha dubbi, affermando che “l’unica speranza è riuscire a fare un lavoro nelle scuole”, sottolineando quanto poco spazio abbia avuto negli ultimi vent’anni la questione delle dipendenze a livello culturale .      
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