Per la prima volta dal 1981 sarà un laico a ricoprire l’incarico di vicedirettore della fondazione di cultura e pastorale familiare.
Cresce la rappresentanza femminile nel consiglio direttivo del Centro della Famiglia. Con la nomina da parte del Vescovo Michele Tomasi dei nuovi consiglieri, per la prima volta nella storia della fondazione diocesana di cultura e pastorale familiare la maggioranza ai vertici è composta dalle donne e la carica di vice direttore è stata affidata a un laico. Nel nuovo consiglio direttivo, che resterà in carica per i prossimi cinque anni, alla riconfermata Antonella Santi si aggiungono tre nuove consigliere. Sono Silvia Prearo, Paola Rossi e Mariella Salvadori. Con loro sono stati eletti Roberto Miotto e Nicola Poloniato. Miotto, avvocato di Ponte di Piave, è stato nominato vicedirettore: si tratta di un’inedita assegnazione a un componente laico. Nel segno della continuità, invece, l’affidamento della direzione a don Francesco Pesce, docente di teologia alla Facoltà Teologica del Triveneto, già presidente del Centro della Famiglia. Conferma anche per l’incarico di economo ad Adriano Bordignon, direttore del consultorio familiare e presidente del Forum delle associazioni familiari del Veneto. Il nuovo direttivo dell’ente diocesano si dice pronto a raccogliere l’eredità dell’esperienza maturata e di metterla a frutto negli scenari futuri, con sempre maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie e della comunità.
Il direttore Don Francesco Pesce: "Nuove sfide nella cura delle relazioni familiari"
“Una storia feconda che parte da lontano e che grazie al patrimonio di studio e approfondimento, alla generosità e alle capacità degli interpreti è destinata a portare ancora molto frutto”, dichiara don Francesco Pesce, che spiega come “anche a motivo della pandemia e delle sue conseguenze ci vengono rivolte nuove sfide nel prenderci cura delle relazioni familiari, sostenere chi è più fragile, offrire strumenti a chi vuole crescere"."Vogliamo prendere sul serio – continua il direttore del Centro della Famiglia – i bisogni delle famiglie di oggi e siamo convinti che queste costituiscano lo snodo del benessere del nostro territorio, facendoci portavoce e interlocutori con le istituzioni pubbliche, mettendo a disposizione il nostro bagaglio di competenze e la nostra rete di famiglie per la costruzione di un ambiente sociale che riconosca il valore di rapporti stabili, inclusivo, capace di sostenere e di pensare al futuro. Vorremmo essere, come dice papa Francesco, espressione di Chiesa in uscita, capace di stare sulla strada, di camminare con le persone di oggi, di rialzare chi si fa male, di entusiasmare e guardare avanti”.
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