Morto il sindaco di Arcade. Un lungo impegno a servizio delle istituzioni, a fianco del governatore in Provincia, Ministero e Regione.
Era il sindaco della sua Arcade. Ma Fabio Gazzabin – morto a 65 anni il 25 ottobre scorso – è stato molto di più. E non solo per la Lega, il partito nel quale ha militato al servizio delle istituzioni. “Una persona straordinaria, il cui operato è stato determinante per il Veneto”, ha detto il presidente della Regione Luca Zaia. Non è riuscito a trattenere le lacrime, il governatore, nel suo intervento di ricordo durante le esequie. Si erano conosciuti da giovani militanti, poi insieme a metà degli anni Novanta hanno iniziato a fare squadra in Provincia (dove è stato anche direttore generale) e da lì non si sono più lasciati: Fabio Gazzabin è stato l’amico, il braccio destro, il tutto fare, il risolutore di problemi, da via Cesare Battisti – quando divenne il punto di riferimento indiscusso degli Zaia Boys – a Palazzo Balbi, da Roma al ministero dell’Agricoltura fino al ritorno a Venezia, come capo di gabinetto e segretario particolare del presidente.
Zaia: “Una persona straordinaria, una mente innovativa”
“Un amministratore di straordinaria competenza, una mente innovativa, capace di comprendere e anticipare criticità e problemi, fornendo nel contempo soluzioni efficaci. Grazie al suo lavoro, spesso dietro le quinte e senza notorietà alcuna, la nostra regione ha superato molte criticità”, ha detto Zaia, ricordando in particolare l’impegno che Gazzabin ha saputo mettere durante la gestione della pandemia. Lasciando – e su questo tutti sono concordi, indipendentemente dalle bandiere politiche – una grande eredità. “Quello che sono lo devo a lui”, ha dichiarato Zaia davanti alla bara dell’amministratore, strappando nella generale commozione qualche sorriso agli oltre mille presenti alle esequie con aneddoti, modi di dire e con quel “noi due insieme a Roma sembravano Un americano a Parigi”. Fabio Gazzabin era malato da tempo, ma aveva preferito non farlo sapere. Anche questo nel suo stile, quello che lo portava a esserci, sempre e nonostante tutto. Pratico ma, sotto il baffo, un immancabile sorriso. Ha lasciato la moglie Marilena e le figlie Giulia ed Elisa.
Marcon: “Un punto di riferimento per Treviso e per il Veneto”
"Con profondo dolore, da parte mia e di tutta la Provincia di Treviso, esprimo il cordoglio per la scomparsa di Fabio Gazzabin – afferma Stefano Marcon, presidente della Provincia - punto di riferimento per Treviso e per il Veneto, non solo nel mondo della politica: un uomo che ha contribuito a scrivere la storia del territorio, a elevarlo e a valorizzarne le eccellenze, la cultura e le tradizioni. Una carriera che lo ha visto impegnato su tutti i fronti, nei primi anni del Duemila in qualità di direttore generale della Provincia, negli anni successivi come capo di gabinetto in Regione e dal 2020 come sindaco, per la sua Arcade. L'esperienza, l'attenzione e la perseveranza nel suo operato hanno rappresentato e rappresentano tutt'ora, non solo per le Istituzioni e le Autorità, ma per tutte le Trevigiane e i Trevigiani uno dei cardini fondanti dello sviluppo identitario del nostro territorio”. (s.s.)
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