Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Treviso, chiesa di San Francesco: nasce la Cappella della Riconciliazione

Chiesa-di-San-Francesco_esterno

La Cappella della Riconciliazione sarà ricavata all’ingresso e delimitata da un complemento d’arredo in legno.

Una riqualificazione architettonica e artistica del valore di 45mila euro, 25mila dei quali messi sul piatto dal Comune di Treviso e il resto dalla BCC Pordenonese e Monsile. Oggetto del restauro è la navata laterale della chiesa di San Francesco, di proprietà comunale. L’intervento – progettato dall’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio – sottoporrà l’edificio che ospita i Frati Minori Conventuali al restauro dei paramenti murari delle cappelle adibite a Penitenzieria, alla ricollocazione di un frammento di affresco raffigurante la Madonna con il bambino di Tommaso da Modena e alla realizzazione della nuova Cappella della Riconciliazione. La Penitenzieria sarà ricavata all’ingresso dell’edificio di culto – il cui completamento risale al 1270 e che ospita le tombe di Pietro Alighieri e Francesca Petrarca – delimitato rispetto al luogo della celebrazione con l’inserimento di un complemento d’arredo in legno. Sarà realizzata anche una rampa laterale con l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche oltre che di creare una sequenza d’ingresso. Per delimitare il luogo della nuova cappella dall’aula principale della chiesa sarà inserito un nuovo piano scultoreo in legno. Ma l’intervento più importante sarà senza dubbio il recupero degli affreschi cinquecenteschi, concentrati sulla volta della prima cappella: si tratta di opere d’arte che versano in una condizione di adesione precaria al supporto murario in mattoni. Si procederà alla pulizia della superficie e alla rigenerazione degli intonaci non dipinti. L’affresco della Madonna con bambino, infine, verrà spostato in una posizione che possa valorizzarlo. “Il progetto della nuova Cappella della Riconciliazione nasce con l’intento di restituire dignità a uno spazio cardine che, pur rappresentando il nucleo fondante dell’intero complesso, ne è sempre stato ai margini”, spiega l’architetto Sbrissa, che lo definisce “un luogo di raccoglimento, silenzio e contemplazione, immerso nelle tracce artistiche del passato e nella sobria presenza architettonica e materica dei nuovi confessionali lignei ospitati dalle rinnovate armonie cromatiche delle volte”. Per il sindaco Mario Conte si tratta di “un lavoro di squadra per rendere più accogliente e accessibile un luogo importante dal punto di vista storico, artistico e religioso della nostra città”, ricordando come la chiesa di San Francesco sia uno dei luoghi amatissimi. Dai trevigiani ma non solo.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione