Con la delibera di convalida degli eletti e la comunicazione delle deleghe ai nuovi consiglieri a seguito delle elezioni avvenute il 18 dicembre scorso, si è insediato il nuovo Consiglio Provinciale.
Padova: le parole del presidente Bui
Il presidente Bui nel suo intervento ha detto: "Carissimi Colleghi, si parte conquesta nuova esperienza in un clima che avremmo voluto più consono all’insediamento di questo Consiglio Provinciale, ma l’aggravarsi della pandemia ci invita ad adottare misure straordinarie di sicurezza. Permettetemi prima di tutto un pensiero particolare e di augurio al collega Schiesaro, positivo al Covid, e a tutti gli Amministratori comunali che in questi giorni sono ammalati: a loro vanno gli auguri di pronta guarigione da parte di tutti noi. Inoltre, rivolgo un pensiero carico di stima e affetto alla collega Barzon che per motivi familiari non può essere oggi presente. Prima di iniziare la seduta, ritengo doveroso rivolgere un sentito e profondo grazie ai consiglieri provinciali uscenti, con i quali ho condiviso questi anni di impegno: con loro e grazie anche a loro i risultati ottenuti sono stati tanti. Se oggi la Provincia di Padova è riconosciuta per il suo virtuosismo è stato grazie all’impegno e alle sensibilità di ciascuno di noi. Oggi più che mai dobbiamo riscoprire l’orgoglio di essere, oltre che amministratori delle nostre Comunità, strumenti di attuazione di un progetto più alto mirato a trasformare il locale in globale, la diversità in opportunità. Abbiamo la responsabilità, anzi il dovere, di pensarci assieme, seguendo il pragmatismo insito nel DNA degli amministratori comunali, legati alle soluzioni più che alle dichiarazioni. Così io ho sempre interpretato il mio ruolo di Presidente di Provincia e mi auguro che anche Voi riusciate a trovare le stesse motivazioni e la stessa grinta che hanno guidato me. Il mio grazie va anche ai dipendenti della Provincia di Padova, poco burocrati e molto operativi: risorse importanti, professionalità qualificate, donne e uomini coraggiosi che oggi con noi operano perché la provincia riacquisti il ruolo centrale dopo la riforma che l’ha ingiustamente depotenziata. La Provincia, per propria natura istituzionale, non è un Ente che può pensarsi isolato e autoreferenziale rispetto a chi la amministra pro tempore. È necessario spingere sulla collaborazione con tutte le altre realtà del territorio: con i 102 Sindaci, con S. E. il Prefetto di Padova e assieme a lui tutte forze dell’ordine, con le organizzazioni sindacali e quelle datoriali, con le associazioni di volontariato e del no profit che sono uno degli assi più importanti, anche a livello identitario, di questo territorio. Non è più il tempo dei distinguo, dei "primi della classe": è tempo della consapevolezza che solo facendo sistema è possibile raggiungere obiettivi concreti, utili e performanti. Spesso ci si chiede perché il nostro Veneto, fatto di grandi individualità e di assolute eccellenze, fatichi a essere considerato tra i protagonisti principali, anche nelle sedi legislative governative. La causa non deve essere cercata all’esterno: non siamo in grado di fare sistema e di capire che a perdere non sono i nostri competitor ma il nostro territorio. Perdiamo noi, tutti noi. In altre parti di questo Paese, ma anche nella nostra stessa Regione, dove non ci ferma su continue e sterili polemiche, si è maggiormente affinata la capacità di raggiungere risultati strategici per il territorio. Abbiamo proposte e risorse per rispondere alle funzioni fondamentali a noi assegnate quali la viabilità, l’edilizia scolastica, l’ambiente e la pianificazione territoriale. Dobbiamo continuare con l’importante lavoro di efficientamento dei 1180 Km di strade e dei 600 ponti. Dobbiamo puntare a vincere le tre sfide dei grandi e vitali corridoi viari rappresentati dalla S.P. 47 Valsugana, la S.R. 308 e la S.R. 10, fondamentali per mantenere questo territorio economicamente e strutturalmente competitivo a livello nazionale ed europeo. Ancora, dobbiamocompletare l’impegno di riammodernare il nostro patrimonio edilizio scolastico perché è un diritto dei nostri ragazzi avere scuole sicure, edifici performanti al passo con la moderna didattica e ambienti belli. Non richiedono meno impegno gli importanti temi ambientali, tra cui gli interventi relativi alla qualità dell’aria e dell’acqua: tutela della salute, rispetto dell’ambiente e sviluppo economico devono assolutamente camminare con lo stesso passo. È importante, inoltre, porre in essere una pianificazione urbanistica basata sulla concertazione sovracomunale per evitare la realizzazione di nuove areeproduttive scollegate tra loro e prive di servizi viari e tecnologici, che causano prima di tutto l’inevitabile aumento del costo del prodotto minando la nostra competitività. E assieme a questo, dobbiamo puntare sulla promozione del territorio, sulle tante eccellenze economiche padovane, per accompagnare la ripresa ed essere punto di riferimento per i nostri imprenditori. Così come deve essere posta massima attenzione alla valorizzazione del patrimonio dell’Ente che deve essere fonte di ricchezza auto-rigenerativa per la Provincia e per i Comuni in cui ci sono i nostri beni. Ognuno di noi è depositario di deleghe specifiche: cercare di svolgere il nostro mandato singolarmente, senza il costante confronto e il senso di multidisciplinarità, renderà i nostri referati solo parole vuote, senza alcuna concretezza. Se, invece, riusciamo a essere squadra, ad agire come unico soggetto, apraticare quotidianamente il confronto, allora e solo allora riusciremo a fare cose grandi e saremo detentori di un potere molto forte: quello di cambiare e rendere veramente migliori la nostra Provincia e i suoi 102 Comuni. Le sfide che abbiamo davanti a noi sono veramente tante: solo avendo la coscienza che l’unico faro di riferimento è il benessere dei cittadini e il funzionamentocollegiale delle Istituzioni, porteremo di sicuro in porto la barca su cui oggi siamo saliti tutti assieme. Buon lavoro a tutti noi".
Padova. Nuove nomine e riconferme
Ampio il riscontro ottenuto da tutti i consiglieri. "La mia riconferma – ha sottolineato il vicepresidente vicario Vincenzo Gottardo - è un grande onore e una grande responsabilità. Mi porto alle spalle l’esperienza della Protezione Civile nel periodo di emergenza sanitaria che è stata intensa e straordinaria. Voglio ripartire proprio da questa, mettendo la conoscenza acquisita in questi anni a servizio di nuove competenze come l’Agricoltura, il Patrimonio e le Politiche Europee. Materie sulle quali ho già lavorato, ma dove ci sono azioni e problemi sempre nuovi da affrontare. Per l’agricoltura c’è da affrontare l’emergenza cinghiali, l’influenza aviaria, senza dimenticare la promozione dei prodotti e delle nostre aziende agricole che vanno tutelati e valorizzati. Per il patrimonio ci sono tre temi urgenti: il Kursaal di Abano Terme, i caselli delle piste ciclabili e il PP1 affinché l’area venga riqualificata quanto prima. Le Politiche Europee sono una materia in continuità con il passato. Proseguirò asostenere i comuni del territorio affinché possano realizzare nuovi progetti per ottenere finanziamenti. Oggi inizia un nuovo mandato e ci aspetta un’azione amministrativa incisiva ed efficace. Intendo mettermi a disposizione con quello spirito di servizio che da sempre anima il mio lavoro, con tutte le energie e competenze per il raggiungimento di obiettivi e progetti condivisi, senza lasciare indietro nessuno". Daniele Canella, nominato vicepresidente ai sensi dell’art 10 dello statuto, avrà le deleghe relative alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica. "Le sfide che ci attendono sono fondamentali. Sarà una fase particolare, di transizione, ma assolutamente importante, data dal ruolo che le Amministrazioni Provinciali stanno tornando ad assumere anche per la gestione dei fondi del PNRR. Il lavoro che spetta ad ognuno, per ciascuna materia e competenza, sarà impegnativo, ma spero possa fare la differenza per i nostri territori e per i nostri comuni, soprattutto per quelli più piccoli che hanno maggiore necessità di interventi e risposte". Riconfermate le deleghe al Bilancio, Edilizia scolastica, Pubblica Istruzione per Luigi Bisato che ha evidenziato l’importanza dell’impegno e della sensibilità al di là delle appartenenze e scelte politiche. "Il territorio della provincia di Padova con i suoi 982mila abitanti – ha detto Bisato - attende delle risposte concrete. Nell’ambito dell’edilizia scolastica proseguiremonell’efficientamento e nella manutenzione degli edifici scolastici, ma rivolgeremo un’attenzione particolare alla rigenerazione dei buchi urbanistici in città per dare giuste soluzioni, ottimizzando gli spazi dedicati ai plessi scolastici. I cittadini ci hanno affidato, anche se indirettamente, la delega a svolgere questo compito e compierlo con il massimo impegno e la massima responsabilità". l consigliere Fabio Miotti, al quale sono state affidate le deleghe all’Ambiente e Cave, ha sottolineato che la Provincia di Padova ha saputo trovare sintesi unitaria come pochi altri Enti sono riusciti a fare in Italia. "Spero che la politica nazionale dia maggiore dignità alle Province che hanno dimostrato d’essere un ente intermedio fondamentale per il territorio, augurandomi che la riforma possa restituire dignità e ruolo a un’Istituzione capace di rispondere velocemente e con impegno alle esigenze dei cittadini". La seduta di Consiglio è terminata con la lettura delle deleghe affidate ai consiglieri provinciali.
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