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Conflitto Russia-Ucraina, Putin bombarda Kiev

guerra in ucraina

Putin bombarda l’Ucraina, la Russia attacca Kiev e Odessa

Vladimir Putin all’alba è apparso in televisione:”Non farò lo stesso errore due volte di compiacere l’Occidente”. Ha annunciato una “speciale operazione militare” in Ucraina. L’obiettivo, “smilitarizzare e denazificare” quel paese. New York Times, Washington Post e, soprattutto CNN, segnalano azioni di guerra da nord verso Kiev, dal Mar Nero, a sud, verso Odessa. Molto più che un’invasione per prendersi tutto il Donbass. Ma forse, come spiega Corradino Mineo, nella logica folle della guerra, attaccare Kiev e Odessa è il modo per non rischiare in Donbass, dove solo una porzione della regione è occupata dalle repubbliche che l’altro giorno Putin ha ricosciuto. E senza distruggere il potenziale militare e politico dell’Ucraina del Presidente Zelensky, le truppe russe avrebbero potuto trovarsi sotto tiro, in trappola. Per Putin la guerra servirebbe “per proteggere il Donbass” ma il capo del Cremlino ha avvertito le potenze mondiali di “non interferire”. Un termine che pretende di far passare l’Ucraina come un affare interno russo e che, di conseguenza, la risposta della Russia sarà “immediata e condurrà a conseguenze mai viste”.

Attacco all’Ucraina: Biden “Russia responsabile” Zelensky “niente panico”

Zelensky ha cercato di rassicurare i suoi: “niente panico, vinceremo”. Biden ha definito la guerra di Putin “premeditata e ingiustificata”. Il presidente del consiglio Draghi in una nota ha comunicato di essere già “al lavoro con la NATO per rispondere immediatamente e con determinazione”. Mentre in Ucraina viene evacuato l’aeroporto internazionale di Kiev, il ministero della Difesa Russo, citato dal Tass spiega che:”Le difese aree dell'Ucraina sono state soppresse" quando anche queste difese aeree sono costituite però da persone. E sono sempre le persone comuni, in questo caso il popolo Ucraino, a pagare il dazio di una guerra fomentata da oligarchia ed imperialismo. L’Unione Europea, per una volta, deve dimostrarsi realmente decisiva e pacifista aprendo corridoi umanitari per trarre in salvo gli sfollati.

Bombardamento in Ucraina, è scoppiata una guerra a casa nostra

Dopo la pandemia, dunque, la guerra. E non in Afghanistan, Siria o Iraq, ma nel cuore dell’Europa. Un risveglio amaro, che ci obbliga a fare i conti con un passato troppo in fretta rimosso, con la narrazione bugiarda secondo cui sarebbe esistito, ormai, un solo mondo, il nostro, dedito agli scambi commerciali e destinato a una omologazione politica e culturale. Mentre le guerre, sempre lontane, sarebbero rimaste un affare per droni, operazioni “chirurgiche”. E campi di concentramento per tenere profughi e sfollati lontani dai nostri occhi. Quella che è scoppiata oggi sembrava una guerra impossibile, un’atmosfera da “Dottor Stranamore”, di cui avevamo perso la memoria. Ciò che serve ora, è ritrovare in fretta la capacità di mobilitarsi per la Pace. Enrico Caccin
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