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16.07.2022 - 09:41
Luca Mercalli ha parlato a Vicenza
Luca Mercalli, meteorologo e climatologo, ha lanciato l'allarma dalla Fiera di Vicenza dove è in corso la rassegna intitolata "Relazionesimo". Mercalli ha invitato il pubblico a guardare da vicino gli effetti climatici sul nostro pianeta: “L’universo ha 13,7 miliardi di anni. Noi esseri umani appena 300 mila anni: cosa crediamo di fare? Il nostro peccato originale consiste nel crederci più furbi delle leggi della fisica. In realtà, quello che dobbiamo imparare a fare è adattarci alle leggi della Terra e produrre così il minor danno possibile. Dobbiamo puntare ad essere durevoli: permettere di vivere il più lungo possibile sulla Terra per il più tempo possibile senza compromettere il nostro ambiente".
"Oggi – continua Mercalli – siamo in una situazione di patologia grave del nostro pianeta, come afferma anche Antonio Guterres che urla contro i risultati assenti al termine di ogni Cop. L’umanità si trova in codice rosso. E con la guerra che imperversa in Europa, la situazione va sempre più peggiorando. Continuiamo a portare avanti azioni asimmetriche rispetto a quello di cui la Terra ha bisogno. Chi rischia di più è l’umanità: la natura è in grado di ripararsi, ha tanto tempo per farlo. Ma l’uomo no!”.
“L'anidride carbonica è di 420 ppm, un valore mai visto nella storia dell’umanità. L’intossicazione atmosferica è iniziata con la rivoluzione industriale: abbiamo liberato del carbonio che stava sottoterra da milioni di anni. Il risultato che vediamo oggi è la febbre della Terra, la temperatura aumentata di 1,2 gradi che comporta, come effetto diretto, picchi di calore su tutta la nostra superficie terrestre accanto a una forte evaporazione, e quindi piogge mai viste prima”.
“Per risolvere questa situazione - continua Mercalli - non basta piantare alberi per raccogliere: serve che essi crescano bene. La soluzione non è facile: è tutto in crisi, acqua, ghiacciai, aria, terra. Pensate che il lockdown del 2020 ha fatto scendere del 6% le emissioni di anidride carbonica, ma il 2021 ha avuto il valore massimo di emissioni nella storia dell’uomo. Se continuiamo così, la temperatura aumenterà di 5 gradi e la Terra diventerà invivibile per l’uomo. L’unica speranza è la relazione: dobbiamo entrare in relazione e parlare con il resto della biosfera. È con i numeri che dobbiamo fare sostenibilità: vogliamo cambiare? Bisogna cominciare da stasera a ridurre la nostra impronta ecologica sul pianeta, ridurre i nostri 7 mila kg di anidride carbonica che ognuno produce in un anno. Ricordiamo che al 2030 mancano solo 7 anni e mezzo.”
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