Un caso di encefalite da zecca nel veneziano, l'Ulss 3: "Il perdurare del caldo deve portare a tenere alta l'attenzione, anche rispetto alle zanzare".
É stato notificato all'Azienda sanitaria veneziana un caso di encefalite da zecche (TBE): il soggetto colpito, dimesso dall'Ospedale di Venezia dopo un periodo di ricovero con febbri alte, forti cefalee e rash cutaneo, è un soggetto maschio intorno ai cinquant'anni residente nel Comune di Venezia, che aveva trascorso le vacanze tra fine agosto ed inizio settembre nell’alto bellunese.
Che cos'è l'encefalite da zecca
L’encefalite da zecche è un malattia infettiva molto grave, che comporta il ricovero in ospedale e spesso l'affidamento alle cure di una terapia intensiva. La malattia è trasmessa dal morso della zecca, uninsetto endemico, cioè diffuso e tipico, delle aree boschive nel territorio del Veneto settentrionale.
Le raccomandazioni dell'Ulss 3
L'Azienda sanitaria rinnova l'invito a tenere alta l'attenzione: "Per prevenire la puntura della zecca, spiega la dottoressa Boin, del Dipartimento di Prevenzione - è importante utilizzare repellenti cutanei sulle parti scoperte, in particolare gambe e braccia, quando si effettuano passeggiate e trekking nelle aree endemiche. Ricordiamo che il riscaldamento globale ha portato all'allungamento della stagione estiva e temperata: l’attenzione alla prevenzione delle arbovirosi, cioè delle malattie infettive trasmesse da insetti vettori, deve rimanere alta". "Tra queste infezioni - sottolinea ancora la dottoressa Boin - c'è la malattia da West Nile Virus: nuovi casi vengono segnalati in Veneto anche in questi giorni, causati dal persistere della circolazione di zanzare infette". Nell'Ulss 3 Serenissima il caso di encefalite da zecca è il primo registrato nel 2022, mentre nel 2021 non era stato notificato nessun caso su residenti nel territorio dell'Azienda sanitaria. I casi di West Nile registrati nel 2022 nell'Ulss 3 Serenissima sono saliti a 98; i decessi noti sono stati 9.
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