I trevigiani truffati hanno versato la caparra per fermare l'alloggio, ma non hanno più ricevuto risposta
Negli ultimi giorni sono stati dieci i soggetti denunciati all’Autorità giudiziaria da vari Comandi dei carabinieri della provincia di Treviso per truffe online. Tra queste, due trattative fraudolente per trascorrere vacanze al mare in appartamenti. A Vedelago i militari dell’Arma hanno denunciato un cinquantenne che proponeva su un sito internet l’affitto settimanale di un appartamento per le vacanze sul litorale toscano, traendo in errore una 35enne, impiegata del luogo, facendosi versare su un conto corrente 300 euro a titolo di caparra per rendersi poi irreperibile. Denunciato anche un 26enne romeno che nell’àmbito della trattativa per la vendita di alcuni libri, pubblicati sul web, inducendo in errore l’acquirente, un giovane impiegato del luogo, si è fatto versare 60 euro sulla propria carta prepagata per rendersi poi irreperibile. A Montebelluna, militari del Comando locale, a conclusione di indagini scaturite dalla denuncia presentata da una 53enne del luogo, hanno denunciato una 27enne vicentina che dopo aver posto in affitto su piattaforma social un appartamento al mare in provincia di Venezia si è fatta versare dalla parte offesa 400 euro per il pagamento di un periodo di soggiorno, facendo poi perdere le proprie tracce.
Le altre truffe
A Zero Branco, la stazione locale dei carabinieri ha denunciato un 39enne che dopo aver posto in vendita su una piattaforma e-commerce un motore per macchina al prezzo di 2.500 euro ha ottenuto il relativo pagamento tramite bonifico della merce senza mai consegnarla e rendendosi irreperibile. Ad Asolo sono stati denunciati dai carabinieri tre romani già noti alle Forze dell’ordine che, nell'ambito di una trattativa per l’acquisto di un caricabatterie per autovettura pubblicato sul web, traendo in errore il venditore lo hanno indotto a versare 1.500 euro su carte prepagate, facendo poi perdere le proprie tracce. A Pieve del Grappa e a Zero Branco denunciati due uomini e una donna che, spacciandosi per dipendenti di uffici postali, hanno contattato telefonicamente due trevigiani dai quali si sono fatti accreditare, traendoli in errore, alcune migliaia di euro. Per quanto riguarda le truffe relative alle “case vacanza”, i carabinieri ricordano alcuni suggerimenti sempre validi, anche come regole generali per gli acquisti online: scegliere siti affidabili, prendere contatti con l’inserzionista chiedendo il maggior numero di informazioni possibili sull’immobile in trattativa e verificare che prezzo ed eventuale caparra da versare siano congrui.
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