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Vandalismo: a Preganziol le lezioni di vita e impegno civico arrivano dai giovani

Spring blossom concept. Paint brush with apricot blossom flower on green background.

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I ragazzi del Gruppo giovani di Preganziol si sono offerti apertamente per rimediare ai danni compiuti da un 60enne ai danni di una loro coetanea

Un atto vandalico, un gesto di profonda inciviltà proveniente da lontano, da chi non ci si aspetta. Di storie così, se ne sente parlare ogni tanto e i colpevoli sono quasi sempre dei giovani. Giovani che, invece, nella vicenda di Preganziol hanno dimostrato di poter dare grandi lezioni di civiltà e di essere baluardo dell’impegno civico e del rispetto. Tutto è iniziato a fine marzo: in più luoghi del centro compaiono scritte ingiuriose, persino sulla chiesa. Vernice nera sui muri di Preganziol. Una ragazza finisce sotto ai riflettori contro la propria volontà: il suo nome, il suo cognome, il suo indirizzo, seguiti da pesanti insulti a sfondo sessuale, ricoprono la chiesa parrocchiale, il sottopasso ferroviario, l'ingresso alle piscine in via Manzoni e uno scuolabus. Sembra una ragazzata. E invece l’autore è un ultrasessantenne, identificato dalla polizia locale la mattina successiva, grazie al sistema di videosorveglianza comunale, e prontamente denunciato per imbrattamento e danneggiamento. Ed è qui che crollano i pregiudizi, perché i ragazzi di Preganziol in questa storia si trovano dalla parte opposta del racconto: l’amministrazione si è subito mobilitata per affidare l’incarico di cancellare le scritte ingiuriose e parallelamente alcuni cittadini si sono mossi velocemente nel loro piccolo per coprirle non appena sono comparse; ma sono stati i ragazzi del Gruppo giovani ad offrirsi apertamente per rimediare ai danni compiuti da chi di anni ne ha molti più di loro, ma ha molto meno senso civico: armati di vernice e pennello, hanno ritinteggiato di bianco il muro del sottopasso incriminato e ripulito la parete della stazione. “I giovani non accettano lo stigma che generalizza e giudica tutti come buoni a nulla disagiati – è il commento del sindaco –. Il gesto assume un valore simbolico incredibile, la migliore risposta alle polemiche e all'inciviltà”. “Questo non ci fa abbassare la guardia nei confronti dei disagi – aggiunge il sindaco –. L’amministrazione sta da tempo costruendo una rete di persone con relazioni e competenze che possa andare al di là dei singoli mandati amministrativi, per rimanere così una grande ricchezza stabile e strutturale all'interno della nostra città”. Nel frattempo, però, il Comune di Preganziol non è solo in questa sfida: può contare sui propri ragazzi, la Preganziol del futuro, perché a volte anche chi è abituato a imparare dietro a un banco di scuola, può dare grandi lezioni di vita. Gaia Zuccolotto  
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