Padova la quarta provincia veneta per numero assoluto di eventi. Negli ultimi 5 anni è della nostra provincia la maggiore riduzione di infortuni (-18,5%), in continuo calo dopo il boom del 2018 (9.000).
Nel 2021 nel territorio della provincia di Padova l’INAIL ha riconosciuto 7.319 infortuni. Gli infortuni in itinere sono stati 1.049 pari al 15% di tutti gli eventi, mentre gli infortuni in occasione di lavoro avvenuti senza mezzo di trasporto sono stati 6.047; i rimanenti 223 (3%) sono quindi classificati come incidenti stradali avvenuti in occasione di lavoro. Considerando tutti gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro (stradali e non stradali), la provincia di Padova con 6.270 eventi rappresenta il 17,4% del totale regionale (35.950). “I dati sopra riportati rappresentano una parte dell’attività svolta dallo SPISAL, quella legata alla vigilanza. Accanto al contrasto ai rischi presenti nei luoghi di lavoro, il servizio ha attuato - commenta la dott.ssa Rosana Bizzotto, direttore dello SPISAL dell’Ulss 6 Euganea - una serie di progetti e azioni in linea con il Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione 2020-2025. L’obiettivo è non solo quello di contrastare i danni da lavoro ma anche di incrementare nelle comunità di lavoro e nei soggetti che ne fanno parte, le competenze, la resilienza e la capacità di controllo delle situazioni e dei comportamenti a rischio nell’ottica della Total Worker Health, privilegiando modelli di intervento partecipato con tutti i soggetti pubblici e privati il cui operato può avere ricadute in termini di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
I comparti
Analizzando la distribuzione percentuale nei principali comparti, l’industria è il settore con il maggior numero di infortuni (quasi il 40%) seguita dal terziario (poco meno del 30%), artigianato (17%) e agricoltura (4%). Negli ultimi 5 anni la gestione agricoltura ha mostrato la riduzione più significativa con -48,6%. Nel 2022 comminate multe per oltre 1 milione di euro, poi reinvestiti in formazione e sostegno alle imprese.
Infortuni mortali
Nel triennio 2020-2022 sono stati segnalati 21 infortuni mortali, di cui 5 poi identificati come da cause naturali. Dei 16 infortuni mortali, 4 sono occorsi a lavoratori di sesso femminile.
Malattie Professionali
Per malattia professionale si intende una qualsiasi patologia “che possa essere posta in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa”. Le malattie di origine professionale, a differenza degli infortuni, sono lente nella loro manifestazione e perciò spesso sottovalutate. Infatti uno dei problemi principali collegati alle malattie professionali è la loro storica sotto-notifica. L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi anni, raddoppiate a livello nazionale dal 2007 al 2011, è molto probabilmente da ricondurre ad una più matura consapevolezza del problema da parte dei lavoratori e di tutte le figure aziendali della prevenzione. Le malattie denunciate all’INAIL a livello nazionale nel 2021 sono state 55.205, in crescita del 22,8% rispetto alle 44.948 del 2020. Nel corso del 2022 sono pervenute al Servizio 787 denunce di sospetta malattia professionale, così distribuite: 84% patologie osteomuscolari, 8,5% patologie tumorali, 2% ipoacusie da rumore, 5,5% patologie di altra natura (respiratorie, dermatologiche, da stress-lavoro correlato o altro.
Interventi di prevenzione
Le verifiche sulla idonea implementazione delle misure per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono state effettuate in tutte le tipologie di comparti produttivi. La maggior parte delle attività di controllo sono state implementate su iniziativa del Servizio basandosi sui dati epidemiologici relativi alla frequenza e gravità dei danni da lavoro (infortuni e malattie professionali) e alle indicazioni regionali al riguardo. Nel 2022, relativamente ai cantieri edili, ne sono stati visitati più di 900 per un totale di 1697 imprese controllate. Quasi il 30% dei cantierisono risultati non a norma e per questi si è provveduto a sanzionare uno o più imprese. I verbali di contravvenzione e prescrizione sono stati complessivamente 580, di cui 510 rivolti a datori di lavoro, dirigenti e preposti, 14 a committenti e/o responsabili dei lavori, 30 a coordinatori in fase di esecuzione e 12 a lavoratori autonomi. I cantieri di bonifica dell’amianto oggetto di verifica sono stati 228. Il dato preoccupante è che i verbali di contravvenzione nel settore delle costruzioni sono raddoppiati nel 2022 rispetto al 2021, verosimilmente anche in relazione alla ripresa dell’attività in edilizia dopo la pandemia, incentivata anche dagli sgravi fiscali promossi dal Governo (Bonus 110%).
Le aziende agricole
Le aziende agricole presenti in provincia di Padova sono rappresentate perlopiù da imprese familiari, quelle controllate nel 2022 sono state complessivamente 191 e i verbali comminati 65: questo significa che un’azienda su tre non era a norma. Le irregolarità riscontrate hanno riguardato quasi esclusivamente macchine (trattori in particolare) e attrezzature di lavoro. I trattori non a norma o non usati correttamente rappresentano in agricoltura ancora la principale causa di infortuni gravi e mortali. La vigilanza sulle aziende appartenenti agli altri settori produttivi, esclusa quindi edilizia ed agricoltura, ha interessato nell’anno di riferimento 783 aziende appartenenti al settore manifatturiero e dei servizi. Il 40% di esse presentavano una o più irregolarità. Le carenze rilevate riguardavano in particolar modo macchine, impianti, attrezzature di lavoro e viabilità interna.
Le inchieste infortuni
Le inchieste per infortuni sul lavoro rappresentano una delle attività principali del Servizio, sicuramente tra le più impegnative in termini di assorbimento di risorse e di responsabilità. Le inchieste nel 2022 hanno riguardato 252 eventi infortunistici, il 46% delle quali si sono concluse con il riscontro di violazioni correlate all’evento. Questo significa che un buon numero degli incidenti con danno alla persona era evitabile se fossero state rispettate le norme relative alla sicurezza sul lavoro. Nel corso del 2022 si sono verificati due infortuni mortali, di cui uno in agricoltura per elettrocuzione a seguito di contatto con linea elettrica in tensione e un altro in edilizia per schiacciamento a causa della perdita del carico della gru che il lavoratore stava manovrando da terra.
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