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Tra genio e gioco: da Quinto a Zero Branco l’arte di Sonia Ervas

sonia ervas - francesco dal colle - liana bottiglieri calzavara 01

L’artista trevigiana Sonia Ervas in mostra a Villa Guidini a Zero Branco fino al prossimo 7 gennaio: ieri l'inaugurazione dell'esposizione nel contesto della Biennale d'Arte del Bambino

L'artista Sonia Ervas con alcune sue opere L'artista Sonia Ervas con alcune sue opere
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata dalla vita di tutti i giorni”. Delle parole di Picasso, Sonia Ervas, artista trevigiana della scuola di Emilio Vedova, ne ha fatto l’essenza della sua vita. Nata come pittrice di tecniche miste, prediligendo l’astratto polimaterico, da qualche anno ha incominciato a dedicarsi alla decorazione e al rinnovamento di mobili e non solo, dando alle parole del celebre collega spagnolo un senso… davvero letterale. “Fino a qualche anno fa non pensavo mi sarei mai dedicata al riammodernamento di mobili e al decoro di pareti – confessa ridendo Ervas –. D’altra parte soloquando ho in mano un pennello mi sento completa e carica di energia e a quel punto una sedia o una tela non fanno poi tanta differenza: sono da sempre abituata a lavorare con tanti materiali differenti”. E così, dalle hall degli alberghi ai soggiorni privati, l’artista vedoviana, residente a Quinto di Treviso, ha intrapreso nuove strade inaspettate. “Ho ridipinto insegne di negozi e pareti, interi agriturismi. Di recente mi è stata commissionata la parete della hall di un albergo di Treviso, nel quale prossimamente proseguirò anche con la decorazione delle pareti delle suite – racconta entusiasta Ervas, che tiene a precisare –: faccio tutto da sola. Non sono altissima e nemmeno tanto forzuta, ma con un po’ di buona volontà e una scala si può raggiungere anche il cielo”.
"Angel", Sonia Ervas (opera polimaterica) "Angel", Sonia Ervas (opera polimaterica)
Ma Sonia Ervas resta prima di tutto una pittrice e le sue opere sono piuttosto ambite. “Alcuni dei miei quadri sono stati richiesti da una gallerista di Cortina – spiega –, un altro è recentemente andato in esposizione a Dubai”. E non stupisce: le opere di Ervas, con i loro toni contrastanti, dal bianco al nero, passando per il rosso senza tralasciare l’oro e l’argento, trasmettono raffinatezza e opulenza e sono dotate di un senso estetico piuttosto elevato, anche se per la loro autrice la bellezza è anche dentro ciascuno di noi: trovarla e inseguirla è la chiave della felicità. “Non ho avuto una vita sempre facile, ma non mi sono mai arresa – ammette Sonia Ervas –: l’arte è ciò che mi ha permesso di trasformare anche i momenti più bui in luce pura”. L’universo di Ervas però comprende anche un altro cardine: è il mondo dell’infanzia. “Nel corso dell’anno organizzo molti laboratori d’arte per i più piccoli – afferma la pittrice –. I bambini hanno un potere che nessun altro ha: sanno creare intere storie a partire da una conchiglia o da una macchia di colore, la loro capacità inventiva è così elevata da fare invidia a moltissimi artisti”.

A Villa Guidini "Il gioco dell'arte", la mostra di Sonia Ervas per la Biennale d'Arte del Bambino: domenica 15 ottobre l'inaugurazione

Nella foto, da sinistra: l'artista Sonia Ervas, l'assessore alla Cultura Francesco Dal Colle e la presidentessa della Biennale d'Arte del Bambino, Liana Bottiglieri Calzavara Nella foto, da sinistra: l'artista Sonia Ervas, l'assessore alla Cultura Francesco Dal Colle e la presidentessa della Biennale d'Arte del Bambino, Liana Bottiglieri Calzavara
L’arte di Sonia Ervas non poteva dunque mancare all’invito di uno dei più importanti eventi dedicati proprio alla creatività infantile: la Biennale d’arte del bambino, che con il patrocinio del Comune di Zero Branco e della Biblioteca comunale ha organizzato la mostra “Il gioco dell’arte”, visitabile fino al prossimo 7 gennaio 2024, in Villa Guidini e nella quale sono esposte proprio le opere di Sonia Ervas.L'inaugurazione della mostra, si è svolta proprio nella giornata di ieri, alla presenza dell'assessore alla Cultura di Zero Branco, Francesco Dal Colle, della sindaca di Quinto di Treviso, Stefania Sartori, e ha visto la presentazione di Liana Bottigliere Calzavara, presidentessa e fondatrice della Biennale d'Arte del Bambino. "Grazie per l'impegno che questa associazione promuove - ha commentato l'assessore Francesco Dal Colle - e per dare lustro a questo posto, tanto importante per la nostra comunità: sono posti belli, ma sono posti vuoti se non sono riempiti da persone e dunnque a un'associazione che cerca di portare cultura e attività va dato il nostro plauso e il nostro sostegno". "Dire gioco è già dire bambino - ha affermato Liana Bottiglieri Calzavara, facendo riferimento al titolo della mostra "Il gioco dell'arte" - e l'arte è pura creatività, fantasia, immaginazione. Il gioco è per il bambino un importante momento di crescita spirituale in cui la creatività diventa protagonista. Nell'arte regole e creatività si mescolano, generando, come nel gioco, momenti di forte impatto emotivo". "Sonia Ervas è qui con alcune sue opere per dimostrarci quanto appena detto - ha proseguito la presidentessa della Biennale - ci presenta accanto alle opere d'arte dei bambini della Biennale, la forza e l'energia creativa che sgorgano dalla ricerca e sperimentazione sapiente, giocosa e innovativa. Tutti e tre questi attributi sono per l'arte del contemporaneo fondamentale".

"Il gioco dell'arte" di Sonia Ervas: "Trasformare le cose semplici in bellezza"

La mostra è aperta a tutti ed è visitabile il giovedì e la domenica dalle 16 alle 18. Non mancheranno certo nemmeno le visite delle scolaresche, che nei giovedì mattina potranno osservare da vicino come cartone, polistirolo, legno e colore possano dare vita a vere e proprie opere d’arte. “L’arte è davvero un gioco: è fatta di originalità e significa saper trasformare in bellezza anche le cose più semplici”, conclude l’artista. E, di questo, Sonia Ervas è davvero capace. Gaia Zuccolotto
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