La consigliera veneta del Movimento 5 Stelle Erika Baldin attacca la Regione per ilmancato intervento riguardo le morti sul lavoro
Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle della Regione Veneto, sostiene che la Regione debba assumere i tecnici Spisal come promesso nel 2018 e aggiunge: "Il dato, agghiacciante, superato solo dalla Lombardia, si riferisce al tragico conteggio dell'Osservatorio nazionale di Bologna, reso noto dal quotidiano ‘L'Avvenire’”. “Secondo l’Osservatorio – continua - lo scorso anno si sono registrati 985 decessi nei luoghi di lavoro a livello nazionale. Il 9,2% di questi decessi è avvenuto in Veneto e ciò colloca la nostra regione nella fascia di rischio ‘rossa’, al 12° posto per pericolosità intesa come incidenza degli infortuni mortali in rapporto al numero di abitanti". La capogruppo denuncia il Veneto per essere la Regione con il più alto rischio di morte sul lavoro rispetto alla media nazionale, e aggiunge: "Ciò significa che nella nostra regione la sicurezza sul lavoro è più bassa che altrove. Dove sono i 60 nuovi tecnici della prevenzione promessi dalla Regione ancora nel 2018, in occasione della stipula del Patto regionale per la sicurezza sul lavoro?" La consigliera M5S ricorda: “La Giunta regionale si era impegnata con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali a colmare le lacune negli organici degli Spisal delle Ulss venete Dove sono oggi quei professionisti? Le carenze d'organico restano gravissime. Di recente, la maggioranza di Zaia ha bocciato il mio emendamento al Documento di Economia e Finanza Regionale che chiedeva il rafforzamento dell’organico relativo agli ispettori SPISAL. Una vergogna, se consideriamo che c'è un impegno messo nero su bianco nel 2018 e mai rispettato”. Erika Baldin conclude analizzando il numero in aumento di morti sul lavoro tra il 2021 e 2022, con un incremento del 19,88%: “Gli ultimi dati Inail relativi al Veneto mostrano una crescita degli infortuni (mortali e non), con un complessivo di 84.547 infortuni. Ricordo i dati presentati nel mese di dicembre dalla Cgil di Venezia: Venezia, la mia provincia, è maglia nera per numero totale di infortuni, con 15.347 casi e un incremento del +33,57%, ben al di sopra della media nazionale +24,6%.. Non da ultimo, c'è il fenomeno allarmante dello sfruttamento del lavoro minorile e degli infortuni ad esso connessi. Non dimentichiamo che Unicef Italia ha collocato il Veneto al primo posto nella triste classifica dei minori morti sul lavoro».
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