L'arresto è scattato in flagranza differita, modalità prevista dalla legge 168/2023. Le vittime avevano paura a usare anche il cellulare
A Jesolo è scattato un arresto con la nuova modalità della flagranza differita, prevista dalla legge 168/2023 “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. A essere finito in manette è un giovane, che si sarebbe reso responsabile di minacce e violenze nei confronti dell’ex fidanzata, oltre che dei familiari di quest’ultima. L'uomo risulta già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, spaccio di sostanze stupefacenti, maltrattamenti in famiglia, molestie, minacce e atti persecutori. Il giovane, dopo i continui atti di molestia e minaccia, era già stato raggiunto di recente da un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Venezia. Le vittime hanno presentato delle denunce, dopo gli ulteriori episodi di molestie che il giovane avrebbe compiuto nei loro confronti. Atti che avrebbero generato nelle vittime un persistente stato di ansia e di paura, tanto da indurle a limitare l’utilizzo del cellulare e parcheggiare altrove la propria vettura. Sono scattate così le indagini dei poliziotti del Commissariato di Jesolo, che hanno posto in essere un’attenta attività d’indagine che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo il quale, pertanto, è stato tratto in arresto in flagranza differita. A conclusione degli accertamenti di rito, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per il giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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