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Innovazione in chirurgia robotica: l'ospedale di Camposampiero pioniere e leader regionale

Innovazione e avanguardia: l'ospedale raggiunge nuovi traguardi. In un anno eseguite 450 procedure chirurgiche robotiche

Innovazione in chirurgia robotica: l'ospedale di Camposampiero pioniere e leader regionale

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La chirurgia robotica sta raggiungendo notevoli traguardi presso l'ospedale "Pietro Cosma" di Camposampiero (Padova). Questo nosocomio è stato il primo in Veneto ad adottare il robot "Da Vinci" nel 2001, inizialmente impiegato per la chirurgia generale e successivamente esteso agli ambiti dell'urologia e della ginecologia.

Oggi, l'ospedale si conferma leader regionale, realizzando una media di 8,2 interventi di chirurgia robotica a settimana, significativamente superiore alla media regionale di 4,9. Il sistema Da Vinci è operativo tutti i giorni feriali per 12 ore al giorno, condotto da un’équipe altamente specializzata nella tecnica robotica.

Il team, guidato da Emilio Morpurgo, vanta una notevole esperienza nella chirurgia colorettale robotica. Il direttore è qualificato per la pratica medica e chirurgica negli Stati Uniti, avendo completato una fellowship clinica in chirurgia colorettale presso l'Università di Louisville, Kentucky. Morpurgo è attivamente impegnato come tutor nazionale e internazionale in chirurgia robotica, con qualifica di Proctor e Host Surgeon in eventi formativi di rilevanza internazionale.

A Camposampiero vengono eseguiti anche interventi robotici al polmone, al fegato, al pancreas, all’esofago e allo stomaco, nonché sulla parete addominale per ernie e laparoceli, utilizzando tecniche mini-invasive. Il dipartimento chirurgico collabora strettamente con tutte le unità operative per garantire una presa in carico completa delle patologie complesse, comprese quelle dell'apparato uro-genitale.

Nel 2023, sono stati eseguiti 450 interventi chirurgici robotici a Camposampiero, sfruttando appieno le risorse disponibili per questa avanzata tecnologia. Emilio Morpurgo esprime la sua preoccupazione riguardo ai limiti attuali di capacità del sistema Da Vinci, auspicando che un numero sempre maggiore di pazienti possa beneficiare dei vantaggi della chirurgia robotica.

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