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Viabilità

Riassetto stradale in via S. Antonio. Nuova rotatoria e riqualificazione stradale

L’opera prevede due step di interventi, il riassetto a rotatoria dell’intersezione Sr 307 - via S. Antonio e l’intervento di riassetto - riqualificazione del tratto di via S. Antonio compreso tra Piazza Castello e l’esistente rotatoria all’intersezione via S. Antonio - via Fabris.

Sindaco Katia Maccarrone

Sindaco Katia Maccarrone

“Siglato una importante convenzione con il collegio Antoniano delle missioni estere dei frati minori conventuali – afferma il sindaco Katia Maccarrone – per l’uso pubblico di piccole porzioni di area di proprietà dei frati, necessarie per la realizzazione delle opere di viabilità”.

“C’è sempre stata un’ottima collaborazione con i frati, che voglio ringraziare per la disponibilità e sensibilità. Gli interventi che abbiamo in progetto miglioreranno anche la sicurezza e l’accessibilità al complesso dei santuari. È stato scelto il percorso dell’accordo diretto, fra Collegio antoniano e Comune, per abbreviare i tempi e superare le difficoltà che l’esproprio avrebbe comportato, trattandosi di aree con vincolo culturale”.

Con questo accordo è possibile da parte del comune avere l’occupazione delle aree, che non comporterà alcuna alterazione del complesso religioso, in quanto marginali e ridotte. Si proseguirà ora con l’approvazione del progetto definitivo e la redazione dell’esecutivo, raccogliendo le osservazioni pervenute in sede di conferenza dei servizi, in particolare dalla Soprintendenza che ha chiesto di mantenere esclusivamente il percorso ciclo pedonale esistente, senza aggiungere un marciapiede lato ovest della rotatoria.

“Il percorso ci porterà all’affidamento dei lavori in autunno – incalza il primo cittadino - nei tempi richiesti dal contributo regionale. Quest’opera, a cui stiamo lavorando con determinazione, darà risposta a un problema decennale, fortemente sentito dalla cittadinanza, con la nuova rotatoria e la riqualificazione di via S. Antonio”.

Per la concessione novantanovennale, rinnovabile, il Comune riconosce un ristoro una tantum di 12.520,00 euro, per circa 313 mq, e assume tutte le responsabilità relative alle aree, manlevando integralmente l’ente ecclesiastico.

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