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L'ultimo marginamento alla Darsena della Rana

Porto Marghera, 60 milioni di interventi per la sicurezza della Laguna

Cantiere presentato dall'assessore Roberto Marcato e dal presidente del Porto Fulvio Lino Di Blasio

Porto Marghera, 60 milioni di interventi per la sicurezza della Laguna

I cantieri di marginamento a Porto Marghera per la protezione della laguna dalla contaminazione di inquinanti si avvia verso la conclusione, segnando un importante passo avanti per la salvaguardia ambientale e il rilancio economico e portuale dell'intera area. L'iniziativa ha visto uno sforzo economico e tecnico significativo da parte di tutti i soggetti coinvolti, con la Regione Veneto e l'Autorità Portuale in testa. I lavori hanno interessato una vasta area di 60 km di perimetrazione tra le tre principali isole del porto, ma l'ultimo segmento, in fase di realizzazione presso la Darsena della Rana, copre un tratto di un chilometro e mezzo.

Questo intervento, il cui costo supera i 60 milioni di euro, è stato presentato dall'assessore regionale allo sviluppo economico e delegato alla legge speciale per Venezia, Roberto Marcato, insieme al presidente dell'autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, e al presidente di Veneto Acque, Gianvittore Vaccari. I lavori, iniziati il 31 luglio 2023, sono previsti concludersi entro il 2025. Il progetto è finanziato nell'ambito dell'Accordo di Programma per la messa in sicurezza del sito di interesse nazionale Venezia - Porto Marghera, stipulato il 14 aprile 2020. La complessità dell'intervento è dovuta alla presenza di numerosi sottoservizi appartenenti a varie società, tra cui Sapio, Versalis, ENI Rewind ed Edison, nonché alla necessaria integrazione con la rete ferroviaria dell'area, gestita dalla Venice New Port e fondamentale per il trasporto merci.

“È una grande soddisfazione poter mostrare lo stato di avanzamento di questo cantiere” - ha ricordato Marcato - “che è solo un esempio di un mastodontico intervento di contenimento degli inquinanti verso la laguna che impedirà gli sversamenti, arginando al contempo il moto ondoso e, quindi, l’erosione della costa. È un intervento che fa parte di un piano suddiviso in tre lotti, da oltre 60,5 milioni di euro, una parte consistente 32,1 milioni di euro arriva da un recupero di chi ha inquinato
questi territori e 28,4 da FSC. Il tutto è parte di un progetto complessivo che prevede marginamenti per oltre 60 km complessivi. Tutto questo per consentire alla nostra laguna di continuare ad esistere, senza essere inquinata”.

“Siamo all'interno dell'ambito portuale di Venezia, uno dei più grandi del Mediterraneo” - ha spiegato il presidente Di Blasio. - “Alcune di queste aree sono demaniali e avevano necessità di essere messe in sicurezza da un punto di vista ambientale. Siamo coinvolti anche noi con la Regione, in particolar modo per quanto riguarda le banchine che metteremo a disposizione dei nostri terminalisti, un continuum di cura che mettiamo nella conversione verde del porto.”

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