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Salzano. Gli edifici pericolanti verso l’abbattimento

Incontro con i commercianti del sindaco Luciano Betteto

Gli edifici pericolanti verso l’abbattimento

Il sopralluogo del sindaco nell'area degli edifici pericolanti

Nello specifico si tratta di case costruite diversi decenni fa ridotte ormai a ruderi con fondamenta nulle. C’è un vantaggio edilizio: chi compra quei terreni, visto che proprio in centro a Salzano potrebbe costruirci appartamenti o uffici per attività direzionali o commerciali.

 

Salzano potrebbe cambiare volto proprio a causa del crollo di calcinacci che nelle scorse settimane ha interessato il centro del capoluogo davanti alla chiesa. Gli edifici che hanno avuto dei crolli e che hanno costretto il Comune a chiudere parzialmente la piazza di Salzano capoluogo, potrebbero così essere abbattuti. Da dove arriva questa soluzione? La possibilità è emersa nelle scorse settimane durante un recente incontro che ha avuto il sindaco di Salzano con i proprietari degli stessi edifici. Da settimane infatti a causa del crollo di murature da edifici in via Roma a ridosso della piazza in cui si trova la chiesa, il Comune è stato costretto ad emanare un ordinanza divieto al transito da parte di residenti ed automobilisti e persone a piedi e in bici. Questa situazione - spiega il sindaco di Salzano Luciano Betteto - rischia di provocare un calo di fatturato ai commercianti del capoluogo. Va detto inoltre che forti disagi ci sono anche per gli utenti che ad esempio prendono i mezzi pubblici come i pullman, spesso lavoratori e studenti”. Davanti di fatto ci sono due opzioni: o aspettare che i proprietari (che fino ad ora non l’hanno fatto nel corso degli anni) presentino dei progetti per la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli edifici e facciano i necessari lavori e si tratta di una procedura abbastanza lunga, oppure procedere all’abbattimento degli edifici pericolanti. “I proprietari degli edifici - spiega Betteto - almeno quelli delle porzioni di caseggiati accanto alla strada mi hanno spiegato di essere più propensi ad abbattere le case che a sistemarle. La procedura in questo caso sarebbe più veloce. Ad esempio dopo l’ok si potrebbe abbattere nel giro di pochi giorni. Cioè si potrebbe completare l’operazione e riaprire il traffico nel tratto vietato dall’ordinanza in una settimana o 10 giorni al massimo”. Nello specifico si tratta di case costruite decenni fa ridotte di fatto ormai a ruderi con fondamenta nulle. Poi c’è un vantaggio edilizio: chi compra quei terreni, visto che proprio in centro a Salzano potrebbe costruirci appartamenti o uffici per attività direzionali o commerciali. Insomma un’operazione che alla fine riqualificherebbe il centro del paese. Nelle scorse settimane i commercianti avevano anche deciso di chiedere direttamente un risarcimento ai proprietari degli edifici, per il calo di affari che si è verificato, e potrebbe continuare nelle prossime settimane in questa particolare situazione.

Alessandro Abbadir

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