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L'intervista

Nicola Pettenuzzo "La nostra amministrazione punta sulla comunità, dalla prevenzione del disagio sociale alla valorizzazione dei parchi"

Il primo cittadino di San Giorgio in Bosco racconta ai microfoni di Radio veneto 24 i progetti per affrontare le fragilità sociali, il supporto agli anziani e l’innovazione dei parchi pubblici.

Nicola Pettenuzzo

Nicola Pettenuzzo, Sindaco di San Giorgio in Bosco

Sindaco, sul fronte sociale, come si sta attivando la sua amministrazione per far fronte a determinate problematiche?

"Da anni lavoriamo su progetti che puntano alla prevenzione del disagio sociale. È un problema molto attuale e difficile da gestire, perché purtroppo le fragilità, sia sociali che temporali, si stanno facendo sentire, tanto che i bilanci dei nostri piccoli enti sono messi a dura prova. Però noi abbiamo attivato da tempo un progetto che si chiama "Diffusione", che lavora su più livelli.
Il primo di questi livelli è quello di riuscire a coinvolgere tutti i portatori di interesse e tutte le istituzioni coinvolte nella crescita dei nostri ragazzi. Abbiamo educatori di strada, e facciamo una serie di attività di supporto alla genitorialità. Lavoriamo molto con le scuole per prevenire i fenomeni che possono nascere all'interno dell'ambiente scolastico e, attualmente, stiamo ultimando un locale che dedicheremo ad attività di supporto per i ragazzi con fragilità particolarmente importanti. Stiamo creando degli spazi dove, grazie a educatori formati, possono fare attività scolastica e ricevere supporto, anche per il loro percorso scolastico nella scuola secondaria di secondo grado. Dalle esperienze fatte finora, abbiamo riscontrato che hanno proprio la necessità di qualcuno che li sappia ascoltare".

Sul fronte sociale, c’è anche la problematica degli anziani, soprattutto quelli soli. Come state affrontando questo tema?

"Stiamo facendo diverse attività attraverso l'assessorato ai servizi sociali, per dare loro strumenti utili a supportare le loro necessità. Da tempo abbiamo attivato un servizio di pasti a domicilio e stiamo lavorando su alcuni locali che erano destinati a un piccolo centro diurno, per ammodernarli e sistemarli, così da dare ancora più spazio alle loro attività, magari di gruppo. Ad esempio, possiamo organizzare corsi di cucina, giochi come il burraco, letture o discussioni su temi specifici. Abbiamo anche un’associazione molto attiva che ha già organizzato diversi appuntamenti su temi sanitari, presentazioni di libri, spettacoli, camminate e uscite".

Prima citava i parchi pubblici. Cosa c'è in arrivo per il 2025?

"Nei parchi pubblici abbiamo intenzione di creare delle aree dedicate all'attività fisica all'aperto, di vario genere. A breve avremo anche un parco dedicato ai portatori di handicap, e stiamo progettando parchi con circuiti pensati per le attività dei ragazzi, come lo skate o il parkour. Insomma, stiamo creando spazi sia per coloro che amano fare determinate attività, ma anche per garantire dei punti di aggregazione, perché è fondamentale riuscire a fare comunità. Veniamo da un periodo post-COVID in cui gli eventi ci hanno costretti all'isolamento e hanno spezzato i legami tra i nostri concittadini e i vicini di casa. L’idea della mia amministrazione è proprio quella di creare comunità, anche nei momenti di tempo libero, e dare spazio a delle sane attività di socializzazione".

Madeleine Palpella

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