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Impegno sociale
29.04.2025 - 02:17
Foto di repertorio
Per promuovere attività estive di qualità, il Comune di Maserà interverrà con un sostegno alle famiglie e alle associazioni del territorio. “Anche quest’anno abbiamo in programma l’organizzazione e la promozione delle attività estive per i nostri ragazzi – annuncia il sindaco Gabriele Volponi – che si svolgeranno nel mese di luglio. Verranno organizzati dall’associazione Sporteam all’interno della loro struttura e avranno un costo calmierato per i residenti, grazie a un contributo da parte del Comune. Ipotizziamo di erogare 40 euro a settimana per i ragazzi che frequenteranno il tempo corto e 60 euro per chi rimarrà ai centri estivi per la giornata intera”.
Come negli ultimi anni, il Comune stanzierà delle quote per tutti i centri estivi che saranno realizzati nel territorio comunale dalle varie associazioni: in questo caso il contributo comunale andrà direttamente alle famiglie. Dalla fine di maggio i servizi sociali apriranno le iscrizioni.
Anche quest’anno il Comune organizzerà il progetto di cittadinanza attiva “Ci sto? Affare fatica!” in convenzione con i Comuni di Albignasego e Casalserugo. Nel corso del Consiglio comunale di aprile la consigliera di minoranza Nicoletta Pannocchia ha proposto di modificare nelle modalità e nei contenuti il format del progetto, introducendo oltre ai lavori manuali anche alcune attività di volontariato con gli anziani o la traduzione delle insegne e totem pubblici in altre lingue, per favorirne la comprensione ai cittadini di origine straniera.
“I ragazzi sono orgogliosi di imparare i lavori manuali – ha precisato l’assessore Francesca Greggio – e notiamo che diventano responsabili dei beni pubblici, perché quando i coetanei danneggiano le strutture dei parchi, intervengono a fermali o a riprenderli. Pertanto una parte dei trenta ragazzi che parteciperanno al progetto suddivisi in tre squadre, si dedicherà alla sistemazione del parco di via San Benedetto e alla sua riqualificazione, essendoci tanti interventi da realizzare. Un’altra parte dei giovani potrebbe invece dedicarsi ad attività solidali: abbiamo preso contatti con la direttrice della casa di riposo per ideare e pianificare alcune possibili attività con gli anziani ospiti della struttura. Come stanno già facendo alcuni alunni della scuola media”. Potrebbe essere un’ottima possibilità di scambio intergenerazionale.
Cristina Salvato
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