Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Impegno sociale

Il Comune di Maserà promuove i centri estivi con un contributo dedicato alle famiglie

I ragazzi del progetto Ci sto? Affare fatica! entreranno anche in casa di riposo

Centri estivi a Venezia: al via la stagione con 35 attività

Foto di repertorio

Per promuovere attività estive di qualità, il Comune di Maserà interverrà con un sostegno alle famiglie e alle associazioni del territorio. “Anche quest’anno abbiamo in programma l’organizzazione e la promozione delle attività estive per i nostri ragazzi – annuncia il sindaco Gabriele Volponi – che si svolgeranno nel mese di luglio. Verranno organizzati dall’associazione Sporteam all’interno della loro struttura e avranno un costo calmierato per i residenti, grazie a un contributo da parte del Comune. Ipotizziamo di erogare 40 euro a settimana per i ragazzi che frequenteranno il tempo corto e 60 euro per chi rimarrà ai centri estivi per la giornata intera”.

Come negli ultimi anni, il Comune stanzierà delle quote per tutti i centri estivi che saranno realizzati nel territorio comunale dalle varie associazioni: in questo caso il contributo comunale andrà direttamente alle famiglie. Dalla fine di maggio i servizi sociali apriranno le iscrizioni.

Anche quest’anno il Comune organizzerà il progetto di cittadinanza attiva “Ci sto? Affare fatica!” in convenzione con i Comuni di Albignasego e Casalserugo. Nel corso del Consiglio comunale di aprile la consigliera di minoranza Nicoletta Pannocchia ha proposto di modificare nelle modalità e nei contenuti il format del progetto, introducendo oltre ai lavori manuali anche alcune attività di volontariato con gli anziani o la traduzione delle insegne e totem pubblici in altre lingue, per favorirne la comprensione ai cittadini di origine straniera.

“I ragazzi sono orgogliosi di imparare i lavori manuali – ha precisato l’assessore Francesca Greggio – e notiamo che diventano responsabili dei beni pubblici, perché quando i coetanei danneggiano le strutture dei parchi, intervengono a fermali o a riprenderli. Pertanto una parte dei trenta ragazzi che parteciperanno al progetto suddivisi in tre squadre, si dedicherà alla sistemazione del parco di via San Benedetto e alla sua riqualificazione, essendoci tanti interventi da realizzare. Un’altra parte dei giovani potrebbe invece dedicarsi ad attività solidali: abbiamo preso contatti con la direttrice della casa di riposo per ideare e pianificare alcune possibili attività con gli anziani ospiti della struttura. Come stanno già facendo alcuni alunni della scuola media”. Potrebbe essere un’ottima possibilità di scambio intergenerazionale.

Cristina Salvato

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione