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Attualità
17.05.2025 - 09:38
Il cipresso sradicato e nascosto nel cimitero di Scorzè
Non si placano i colpi contro i nuovi cipressi del cimitero di Scorzè. Dopo gli episodi vandalici registrati a febbraio sul lato ovest del camposanto, lo scorso 3 maggio un altro albero è stato sradicato, questa volta lungo il lato est. Ma rispetto al passato, la natura del gesto appare diversa: non più solo vandalismo, ma un vero e proprio tentativo di furto.
Il cipresso colpito si trovava in una zona appartata, poco frequentata, alla fine del filare sul lato orientale, una scelta che sembra tutt’altro che casuale. Chi ha agito, infatti, ha mostrato una certa precisione: l’albero è stato rimosso con cura, senza spezzarne le radici, segno che l’autore sapeva cosa stava facendo, e anche la struttura in legno che lo sosteneva è stata smontata ordinatamente. Ma l’albero non è stato portato via subito: è stato nascosto in una rientranza tra le mura del cimitero, probabilmente con l’intenzione di recuperarlo con il favore del buio.
Tuttavia, l’albero è stato ritrovato prima che ciò accadesse ed è stato rimesso al suo posto poco dopo, prima che il responsabile potesse tornare a prenderlo. A raccontare l’accaduto è stato il sindaco Giovanni Battista Mestriner, con un post su Facebook, in cui ha denunciato pubblicamente il fatto manifestando tutta la sua rabbia: “Oggi non avevamo tempo e non abbiamo aspettato che con le tenebre il nostro ladro arrivasse a prendere il cipresso. Lo abbiamo reimpiantato subito. La prossima volta però davvero ci arrabbiamo molto. Rubare è brutto. Rubare in un cimitero è vergognoso”.
L’episodio si aggiunge ad altri danneggiamenti che hanno interessato i cipressi messi a dimora lo scorso febbraio. Le nuove piante, scelte per sostituire una varietà più impegnativa da mantenere, erano state vandalizzate già poche settimane dopo la loro piantumazione. In particolare, nella zona dell’area sgambamento cani, alcuni alberi erano stati sradicati e sistemati con ordine fuori dalla recinzione, forse da qualcuno infastidito dalla loro presenza.
Il fatto di sabato, invece, coinvolge i nuovi filari esterni. Stavolta, però, l’intento non sembra contestare, ma piuttosto appropriarsi della pianta. “Oltre ad essere un costo per la comunità, perché le piante comunque costano, un furto del genere è vergognoso, e se riusciremo a scoprire il responsabile procederemo con una denuncia”, ha aggiunto ancora il primo cittadino. L’area è sorvegliata da alcune videocamere, i cui filmati saranno analizzati per eventualmente rintracciare il responsabile. Alcuni cittadini avrebbero inoltre fornito delle indicazioni utili a un’identificazione, ma per ora tutto rimane nel campo delle ipotesi e non è stata sporta alcuna denuncia ufficiale. Le indagini quindi restano aperte.
Davide Grosoli
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