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Rigenerazione urbana

Monselice. Piano di rigenerazione urbana tra storia, verde e innovazione

Via Marconi, Santarello, Cadorna: il Comune punta su nuove funzioni, verde e spazi

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Stefano Peraro

Un piano di rigenerazione urbana per l’area di via Marconi, Santarello e Cadorna. L’amministrazione comunale da tempo sta intervenendo per riqualificare i principali accessi alla città, anche attraverso modifiche di destinazione d’uso. Si parte dalla zona attualmente inutilizzata alle spalle del bar Rosa di via Marconi, per la quale il proprietario ha chiesto una variante urbanistica per modificare l’area dalla precedente destinazione commerciale e residenziale, a sola destinazione residenziale. Inizialmente, sul terreno di circa 16 mila metri quadrati, si prevedeva la realizzazione di un supermercato, ma il progetto ha ora cambiato volto. L’intervento edilizio prevede infatti un ampio parcheggio pubblico affacciato su via Marconi, un’area verde, il recupero delle mura storiche e una zona pedonale con accesso da via Santarello. Il progetto è ancora in fase di definizione, ma punta a restituire dignità e funzionalità a una parte di città bisognosa di progettualità. Il secondo intervento riguarda invece l’area ex Rubini, tra via Marconi e la statale 16: «Abbiamo ricevuto la proposta di un accordo pubblico-privato finalizzato alla realizzazione di una struttura commerciale di 1500 metri quadrati» spiega il vicesindaco Stefano Peraro. «La proposta è al vaglio della giunta e stiamo verificando le procedure». L’area è da tempo di interesse del supermercato Despar, oggi situato nel quartiere del Carmine, che serve anche i residenti di Arquà Petrarca e Baone, paesi sprovvisti di una struttura simile. L’intenzione del gruppo è aprire un nuovo punto vendita lungo l’asse dei supermercati di Monselice, identificabile nella direttrice della statale 16. Passi avanti anche per l’area dell’ex ospedale di via Marconi, dopo gli incontri tra l’amministrazione comunale e la Regione del Veneto, proprietaria del complesso: «Stiamo predisponendo un protocollo d’intesa finalizzato alla successiva variante urbanistica per definire la destinazione d’uso delle aree» prosegue Peraro. «Si tratta di un progetto che abbiamo più volte illustrato e che prevede di trasformare gli spazi imponenti dell’ex nosocomio in una struttura in grado di ospitare un ospedale di comunità, un polo scolastico, un centro servizi per anziani e nuovi spazi residenziali». Attorno alla zona della stazione delle corriere insistono poi due aree su cui i cittadini chiedono interventi: quella del consorzio agrario e la zona residenziale e commerciale di via Cadorna. «Nell’ultima variante al piano regolatore, all’interno del piano degli interventi, abbiamo introdotto modifiche normative per rendere più appetibile un intervento di rigenerazione residenziale degli spazi del consorzio agrario, con destinazione anche a usi collettivi. La proposta, tuttavia, deve partire da un privato, trattandosi di una proprietà privata» continua il vicesindaco. «Anche l’area di via Cadorna, che necessita di un intervento di rigenerazione, è di proprietà privata e per questo, nella variante, abbiamo inserito novità normative in grado di incentivare e rendere attrattivo l’intervento». Il Comune punta quindi a riqualificare le porzioni urbane che necessitano di una sistemazione in sinergia con i privati, tracciando per il vecchio ospedale una visione che includa più spazi dedicati ai cittadini di varie fasce di età.

Giada Zandonà

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