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25.05.2025 - 11:09
È ufficiale: la scuola dell’infanzia paritaria "Maria Caramore" di Costa Calcinara non chiuderà. I bambini continueranno a giocare nel grande giardino della scuola, a mangiare insieme nella sala da pranzo con cucina interna, a dormire nella spaziosa sala del riposo, a imparare in un contesto educativo curato e familiare. Le suore della Congregazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore hanno trovato un accordo con una cooperativa educativa di Monselice, che a partire da settembre subentrerà nella gestione dell’istituto. Un’intesa raggiunta nel rispetto della storia e dello spirito della scuola, che permetterà la continuità del progetto educativo e del gruppo classe, garantendo un punto di riferimento fondamentale per le famiglie del quartiere e non solo. La notizia arriva dopo sei mesi di incertezza e preoccupazione, iniziati alla fine di ottobre con la comunicazione ufficiale della chiusura dell’asilo al termine dell’anno scolastico. La motivazione, spiegata dalle religiose, era legata all’età avanzata delle suore e alla difficoltà di reperire nuovo personale. Da allora, si sono attivate tutte le forze in campo: genitori, insegnanti, parroco, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, amministrazione, educatori, cooperative e realtà scolastiche private del territorio. La scuola, fondata nel 1965 grazie alla donazione dei coniugi Caramore-Schiesari, rappresenta per Costa Calcinara molto più di un edificio scolastico: è un presidio educativo, sociale e culturale, che ha accolto generazioni di bambini. I genitori, determinati a salvarla, avevano incentivato nuove iscrizioni per l’anno 2025/2026, ottenendo il supporto dell’intera comunità. «Sono contenta del risultato che abbiamo raggiunto», spiega la sindaca Giorgia Bedin, «ringrazio tutti i consiglieri, che si sono da subito interessati alla questione, e i genitori che si sono prodigati. Il mio grazie va anche alla cooperativa e alle sorelle della Misericordia, perché sono state in grado, nell’interesse della comunità, di trovare un accordo fra loro». Un accordo destinato a durare negli anni, con l’obiettivo di rafforzare e rilanciare il servizio: «Dall’inizio, gli incontri sono stati molto proficui. Si è capito fin da subito che c’era, da entrambe le parti, la volontà di garantire la continuità del servizio scolastico. Ci siamo sentiti spesso, sia con le mamme che con la cooperativa. Ho cercato di fare da intermediaria per quanto mi compete: ovviamente non entro nelle questioni economiche, ma per quello che ho potuto ho sempre fatto sentire la pressione, sempre in senso positivo, dell’amministrazione, rispetto alla necessità di trovare una soluzione. Tutti gli attori in gioco hanno fatto la propria parte al meglio per portare a casa il risultato finale», conclude Bedin.
Giada Zandonà
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