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Veneto e Brasile uniti
13.05.2025 - 20:58
Non avrà forse il prestigio della seta, ma la polenta rappresenta per milioni di discendenti di migranti italiani e veneti un vero e proprio patrimonio culturale, che si estende dai piccoli borghi d'Italia fino alle terre lontane dell' Australia e dell' America Latina. Questo piatto semplice e genuino, con il mais come ingrediente principale, diventa simbolo di un legame indissolubile con la propria terra d'origine, mantenuto vivo attraverso tradizioni, lingua, cultura e gastronomia. In un momento in cui le radici culturali rischiano di perdersi nel vortice della globalizzazione, il Centro Studi Grandi Migrazioni di Carmignano di Brenta ha lanciato un progetto che punta a creare una rete transnazionale, unendo le diverse comunità attraverso una serie di "patti di amicizia".
Questi patti servono a celebrare la polenta e le sue feste popolari, tracciando una simbolica "via della polenta" che collega il mondo intero. Durante una recente trasferta in Brasile della Consulta dei Veneti nel Mondo, per commemorare i 150 anni dell'emigrazione italiana in Brasile, è stato firmato un nuovo patto con la festa della polenta di Monte Belo do Sul, situata nello stato del Rio Grande do Sul. Questo patto si aggiunge a quelli già stabiliti in location come Venda Nova do Imigrante nello stato di Espirito Santo in Brasile, e le località italiane di Castelminio di Resana e Stiro. Ulteriori accordi sono previsti con altre comunità in Uruguay, Argentina e Australia. Secondo la presidente del Centro, Giorgia Miazzo, l'obiettivo è di tessere un reticolo mondiale che promuova la conoscenza della storia delle Grandi Migrazioni attraverso scambi culturali e attività di ricerca.
"La polenta, o come la definiamo noi, l'oro giallo, rappresenta un patrimonio culturale il cui valore travalica l'aspetto gastronomico. Attraverso il patto di amicizia vogliamo proporre una collaborazione per rafforzare i legami culturali, economici e turistici tra i diversi Paesi", afferma Miazzo. Ogni due anni, a Monte Belo do Sul, la "Polentaço" o festa della polenta attira visitatori con la preparazione di un'enorme polenta di mais, simbolo di convivialità e appartenenza, proposta in varie declinazioni culinarie. È un’occasione in cui le comunità possono ritrovarsi e celebrare insieme, mantenendo vivo quel filo giallo che lega i Veneti di tutto il mondo, trasformando la semplice polenta in un festoso emblema di unità e solidarietà culturale."
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