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Proteste anonime a Cittadella: il maxi-polo logistico infiamma la politica locale e agita i residenti

“Grazie sindaci” e accuse: cresce la tensione attorno al progetto di via dell’Olmo

Due striscioni contro il polo logistico

Scritte anonime contro una colata di cemento, si infiamma il dibattito politico all'ombra delle mura. Nei giorni scorsi due striscioni di protesta sono apparsi sul cavalcaferrovia di via Nova e hanno acceso i riflettori sulla discussione in corso a Cittadella sul nuovo polo logistico di via dell’Olmo, nella zona industriale al confine con Tombolo.

"Grazie sindaci” e "Ecco l’ecomostro, a quando la pista ciclabile?", recitavano i messaggi, accompagnati dalle immagini del sindaco Luca Pierobon e dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Bertollo. Un gesto anonimo ma dal forte peso politico e simbolico, subito rimosso lunedì mattina dal personale comunale, ma ormai destinato a restare nella memoria collettiva.

Non è il primo episodio: già un paio di mesi fa, un volantino in formato A4, prima cartaceo e poi diffuso via chat, aveva diffuso lo stesso messaggio, corredato dal rendering del nuovo centro logistico e dalle facce dei due amministratori, con la scritta rossa “Grazie sindaci”. Un’ironia diretta, pungente, che ha centrato il bersaglio.

Al centro delle critiche c’è il maxi-polo logistico di P3 Logistic Parks, colosso della logistica, che sorgerà su 160 mila metri quadrati, con oltre 80 baie di carico, 100 parcheggi auto e 65 per mezzi pesanti. La gestione sarà affidata, secondo indiscrezioni, al gruppo Bracchi, tra i principali player nazionali del trasporto merci. Un’opera destinata a cambiare radicalmente via Nova, finora area a vocazione agricola.

Le preoccupazioni si concentrano su traffico, inquinamento, rumore, qualità della vita e uno squilibrio urbanistico sempre più marcato. La zona, secondo i residenti, rischia di trasformarsi in un crocevia di camion e tir, con conseguenze pesanti per chi vive lì.

Il sindaco Pierobon, finito nel mirino delle critiche, non si tira indietro: «Ho già fatto tre riunioni con Confindustria, categorie economiche e residenti di via dell’Olmo», dichiara. «Abbiamo illustrato nel dettaglio la nuova viabilità: elimineremo il traffico pesante davanti a via dell’Olmo e via Rometta, creeremo un disassamento stradale per proteggere le abitazioni e realizzeremo una pista ciclabile dietro Villa Favaretti. Stiamo cercando i finanziamenti».

Difende il suo operato con fermezza: «Il mio ufficio è sempre aperto, pronto a fornire chiarimenti, ma si lavori sui fatti, non sugli slogan». Sul volantino e gli striscioni, Pierobon si mostra cauto, ma lascia intendere di avere un’idea precisa su chi ci sia dietro, pur senza entrare nei dettagli. E dietro le quinte si intrecciano scenari politici: Bertollo, oggi assessore, è già visto da molti come possibile candidato sindaco nel 2027, quando Pierobon, al termine del secondo mandato, non potrà ricandidarsi. Anche in questa luce, le proteste sembrano il preludio di una battaglia politica appena iniziata.

(Silvia Bergamin)

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