Scopri tutti gli eventi
Attualità
28.05.2025 - 02:19
A sette anni dall’apertura, la scuola dell’infanzia Casa dei bambini Santa Maria di Casalserugo traccia un bilancio più che positivo: tutti i settori (nido, sezione primavera e scuola materna) registrano il “tutto esaurito”, nonostante il calo demografico che colpisce l’intera nazione. Un bilancio che riguarda anche la scuola dell’infanzia San Martino di Ronchi. “Merito di un’offerta educativa d’eccellenza – sottolinea il sindaco Matteo Cecchinato –, spazi innovativi ma anche di un attrattività che supera i confini comunali: sono diversi infatti gli iscritti che arrivano dai territori limitrofi, segno di una fiducia conquistata sul campo”.
Inaugurato nel 2018, la Casa dei bambini Santa Maria sfida le statistiche. Il segreto? “Abbiamo investito su ambienti accoglienti e un progetto pedagogico solido” precisa Cecchinato. I 600 mq della struttura, progettati per stimolare autonomia e creatività, includono aule luminose, giardini attrezzati e materiali naturali. A fare la differenza è il metodo Montessori, adottato in tutte le sezioni. “I genitori cercano un percorso che valorizzi l’indipendenza dei bambini, senza sacrificare l’affettività – aggiunge il primo cittadino –. Un approccio che piace a tante famiglie, che lo ritengono determinante nella scelta della scuola. Da parte nostra mettiamo l’impegno per garantire servizi efficienti e innovativi, ascoltando le esigenze della comunità. I numeri (70 bambini alla materna, 20 alla primavera e 25 al nido) dimostrano che investire sull’infanzia paga, ma serve farlo con pragmatismo”.
Un tema che richiede chiarezza è la decisione di non attivare, al momento, la sezione lattanti (0-12 mesi), nonostante alcune richieste: le sole due domande presentate non giustificherebbero i 20.000 euro necessari per allestire spazi dedicati, formare personale e garantire standard di sicurezza. “Questa scelta, però, non nasce da un disinteresse verso le esigenze delle famiglie – conclude Cecchinato –, ma riflette un cambiamento culturale incoraggiato dalle politiche statali. Sempre più genitori, infatti, utilizzano il congedo parentale esteso e i bonus bebè per trascorrere direttamente i primi mesi con i propri figli, valorizzando il legame genitoriale e riducendo il distacco precoce”.
Cristina Salvato
Edizione