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Miranese. Crescono le imprese, calano i lavoratori

Il punto di Confartigianato: servono più addetti

crescono le imprese, calano i lavoratori

gli artigiani sono in calo nel Miranese

Nel Miranese le imprese sono in (leggero) aumento, ma al contrario diventa sempre più complicato trovare lavoratori qualificati, soprattutto con le pensioni e il ricambio generazionale. I dati, che confermano un andamento contrastante, sono presi da quelli relativi all'artigianato in provincia di Venezia del report ufficiale 2024 del Centro studi della Confartigianato Imprese Città Metropolitana.

Nel Miranese, dall'analisi di questi dati, l'artigianato non sembra risentire troppo della crisi economica, dato che per il quarto anno consecutivo cresce il numero di imprese attive, seppure di un piccolo 0,1 per cento. In termini percentuali il comune più ricco per il saldo di imprese è stato Musile di Piave (+7,05%), poi a seguire Spinea (+4,17%) e Campagna Lupia (+4,07%), mentre al contrario i comuni dove la presenza artigiana è calata maggiormente sono stati Noventa di Piave (-5,56%), Noale (-4,02%), Marcon (-3,46%), Camponogara (-3,35%) e Ceggia (-3,17%).

Una forma di impresa, peraltro, che si conferma anche assai "snella" nei numeri dei singoli addetti: quelle con un solo addetto sono il 58,% del totale, dato che arriva quasi al novanta per cento contando anche quelle fino a cinque addetti.

Per quanto riguarda i settori artigiani, l'edilizia ne conta la quota maggiore (40%), segue il manifatturiero, i servizi e il settore trasporti. Nel rapporto tra numero di cittadini e imprese, infine, concentrazione maggiore a Annone Veneto, Campolongo Maggiore e San Michele al Tagliamento con un'impresa artigiana ogni quasi trenta residenti.

"Nonostante le difficoltà, fare impresa nell'artigianato anche oggi offre importanti prospettive - commenta il presidente di Confartigianato Venezia Siro Martin -  Con figure che sono richiestissime e spesso oberate di lavoro. Dobbiamo per questo puntare a coinvolgere giovani, sia per reperire manodopera qualificata da parte delle imprese attive e sia per garantire il ricambio generazionale alla guida delle vecchie e nuove aziende".

Massimo Tonizzo

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