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21.06.2025 - 17:55
Uno scorcio di Corte Da Zara
Dopo anni di battaglie, anche legali, il Comune ha ottenuto la proprietà di buona parte dell’immobile storico, che in parte ospita il municipio, in parte delle abitazioni private. Sono ora comunali l’ex centro islamico, un negozio e un appartamento
Si è concluso il procedimento che ha portato parte dei locali privati in Corte Da Zara a diventare patrimonio pubblico del Comune di Maserà. Si tratta della parte al pianterreno, perché il piano superiore resta privato. I negozi, invece, sono stati oggetto di contenzioso e il Comune li ha acquisiti al patrimonio in virtù di abusi edilizi mai sanati. Una battaglia legale lunghissima: quando pareva tutto deciso, visto che il Tar del Veneto aveva dato ragione al Comune, l’ex proprietario aveva deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato, che però aveva confermato il parere del Tar. Al quale spettava infine emanare la sentenza definitiva.
«Per trent’anni – dichiara con soddisfazione il sindaco Gabriele Volponi – tutti i programmi elettorali che si sono succeduti auspicavano e includevano il recupero di Corte Da Zara, visto il degrado che imperversava. Tramite una procedura normativa impeccabile, adesso tre immobili (l’ex sede del centro culturale islamico, un negozio e un appartamento) sono diventati patrimonio del Comune e sono liberi e sgomberi da inquilini. È l'inizio di un percorso che speriamo arrivi a concretizzare l’acquisizione totale di Corte Da Zara, che alcuni privati italiani avevano ridotto in luoghi poco sicuri e con una serie di abusi edilizi non indifferenti».
Per cercare di riportare ordine e legalità, nel corso del precedente mandato amministrativo il sindaco Volponi aveva avviato un percorso “perentorio” con i propri cetari. «Avvisammo i privati – precisa il primo cittadino – che non si poteva più sopportare quella situazione. Data l’assenza di risposte concrete da parte della proprietà, abbiamo incaricato l’ufficio tecnico di provvedere al ripristino della legalità. V ari gradi di giudizio hanno dato ragione al Comune ed ora la proprietà entra a far parte del patrimonio comunale. Nel frattempo avevamo comunicato agli occupanti che l’immobile doveva essere libero per legge e con dei tempi concordati il centro culturale islamico si è trasferito in altro Comune. Certo, per essere riutilizzati i locali dovranno essere sottoposti a importanti lavori di riqualificazione, per essere destinati ad attività comunali, che riporteranno Corte Da Zara ad essere un luogo di transito sicuro per accedere al municipio e dove la vita interna è fatta di regole e non di anarchia».
L’ex corte benedettina, divenuta nel tempo di proprietà della famiglia Da Zara, è occupata per metà da uffici comunali e per metà è privata. Alcuni anni fa uno dei locali al pianterreno era stato adibito a centro di preghiera islamico, mentre alcuni degli appartamenti risultavano sovraffollati e tenuti in pessime condizioni.
Dopo anni di incuria e di abbandono e di frequentazioni problematiche, oltre che di problemi igienico-sanitari, il Comune emanò una serie di ordinanze per abusi nei locali posti al pianterreno, che hanno portato al contenzioso, vinto ora dall’amministrazione con l’acquisizione del tre locali.
Cristina Salvato
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