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La scuola dell'infanzia Madonna del Carmine
09.09.2025 - 20:58
Domenica scorsa Cappelletta ha festeggiato i 60 anni della Scuola dell’infanzia Madonna del Carmine, trasformando aule e cortile in un grande abbraccio collettivo.
Non solo una ricorrenza, ma un momento di memoria e di gratitudine verso chi, in questi decenni, ha reso la scuola ciò che è: un luogo che educa e accoglie, con la sezione Primavera a dare il primo impulso di fede e speranza ai piccoli dai 2 ai 6 anni, i futuri cittadini di domani.
Se oggi il paese può offrire alle famiglie un servizio educativo così prezioso lo si deve alla parrocchia e a quanti l’hanno costruita e sostenuta.
Un pensiero particolare è andato alle congregazioni delle suore di Firenze, Latina e Vicenza, le prime a prestare servizio al momento dell’inaugurazione, e a tutte le persone che, da allora, vi hanno lavorato con dedizione: insegnanti, collaboratori, volontari. Come pure ai benefattori che, con generosità, non hanno fatto mancare il loro sostegno.
A raccogliere questo grazie corale è stato il parroco don Paolo Furlan: “Un grazie lo dobbiamo a tutte le famiglie che con fiducia l’hanno scelta e a tutti i bambini che l’hanno frequentata facendo diventare la scuola dell’infanzia una parte integrante della nostra comunità”.
La presenza del sindaco Sorino, insieme all’assessore Barina e alla consigliera Mazzetto, ha sottolineato il valore pubblico di un presidio educativo che tiene insieme istituzioni, territorio e comunità, offrendo un servizio concreto alle famiglie e contribuendo alla crescita di una cittadinanza attenta e solidale.
Tra i momenti più toccanti, il racconto di Danillo Casarin, che ha ricordato quando sistemò la terra del giardino e lavorò per tre mesi contribuendo a costruire la scuola: una memoria di fatica e orgoglio che parla di radici e di futuro.
Sessant’anni dopo, la Madonna del Carmine non celebra un traguardo, ma una nuova partenza.
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