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13.09.2025 - 09:59
Il municipio in centro a Scorzè
L’odore pungente di un allevamento di polli a Peseggia di Scorzè torna a far discutere e a suscitare segnalazioni. Il problema non è nuovo: da anni i residenti denunciano periodicamente un’aria irrespirabile, soprattutto d’estate, quando il caldo amplifica i miasmi. Questa volta, però, la situazione appare più grave. Le numerose lamentele normalmente si riferivano a un periodo di un paio di giorni, ma in questo caso sono continuate per almeno una decina. Episodi che hanno convinto l’amministrazione guidata da Giovanni Battista Mestriner a convocare un incontro pubblico con la cittadinanza, con l’obiettivo di valutare la portata del disagio e raccogliere testimonianze da sottoporre agli enti competenti, che in questo caso non sono i Comuni.
Lo stabilimento in questione si trova in via Giorgione ed è per oltre trent’anni sempre rimasto attivo, fino allo stop nei primi anni Duemila. Dopo un lungo periodo di inattività però, circa sei anni fa i capannoni sono stati dati in affitto e l’allevamento ha ripreso le sue attività all’interno dei cinque lunghi fabbricati che ospitano gli animali. I cinque capannoni vengono puliti periodicamente, in coincidenza con il termine dei cicli di crescita dei polli. Ed è proprio in questi momenti che, puntualmente, l’aria diventa irrespirabile. I cittadini riportano che anche solo aprire le finestre o stare all’aperto diventa impossibile, condizione aggravata dal caldo estivo che rende la permanenza in casa ancor più difficile.
In passato era già stata coinvolta la Città Metropolitana, responsabile del rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. I problemi, però, non sono mai scomparsi del tutto. Ed è qui che il Comune si è attivato, fissando per i primi giorni di settembre un’assemblea pubblica, per ascoltare i cittadini e chiarire una vicenda che si trascina da tempo. La partecipazione dei cittadini servirà a capire il reale impatto dell’attività e valutare soluzioni condivise ed eventualmente a far intervenire nuovamente gli organi competenti.
“I cittadini dopo tanti anni si sono stancati di fare segnalazioni, perché ci si trova ancora con gli stessi problemi. Come amministrazione, siamo sempre in contatto con la società, per ragionare su possibili alternative o miglioramenti, ma allo stesso tempo credo ci sia un problema di uso della struttura: non è possibile che il disagio sia di questo genere” – sostiene il sindaco Giovanni Mestriner, che ha verificato e confermato personalmente la situazione di problematicità per l’area – “Gli enti competenti devono prendere in mano la situazione, la priorità è proprio portare alla luce questo problema. La domanda è: questa attività è compatibile con la residenza? Per rispondere a questa domanda bisogna analizzare le segnalazioni, capire l’effettiva gravità della situazione per la popolazione, se è effettivamente grave come descritta o se è sopportabile. Dobbiamo cercare di venirne fuori tutti, in primis i cittadini”.
Davide Grosoli
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