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La mostra antologica fino al 12 ottobre

Martellago, le tele dell'artista Luciano Menegazzi per raccontare il paese

All'Auditorium SS. Salvatore le vibrazioni uniche dei suoi colori

Martellago, le tele dell'artista Luciano Menegazzi per raccontare il paese

Luciano Menegazzi

Martellago torna protagonista sulla tela grazie allo sguardo di Luciano Menegazzi, veneziano classe 1948, che dal 1974 ha scelto la riva del Marzenego come approdo creativo. Da oggi, 4 ottobre, fino al 12, l’auditorium SS. Salvatore ospita “Una vita d’artista”, antologica di una trentina di opere presentata dall’ex sindaca Monica Barbiero: un percorso di mezzo secolo, tra memorie lagunari e affetti di terraferma.

Tra tele, carte e segni veloci, l’artista compone mappe emotive che restituiscono la vibrazione dell’acqua e il respiro dei campi. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Menegazzi si è formato nel dialogo con maestri come Giovanni Poli e Mario De Luigi, e ha intrecciato una lunga collaborazione con il letterato e critico Bruno Rosada.

In Italia e all’estero ha esposto con continuità, mantenendo Venezia al centro dell’immaginario: non una cartolina, ma un campo di forze interpretato in un “astrattismo lirico” che sfida la seduzione della veduta per restituire ritmo, luce, colore, in aperta provocazione alla retorica cittadina. I riconoscimenti non mancano, soprattutto per l’originalità dell’invenzione e la qualità cromatica.

Ma è nella quotidianità martellacense che l’artista ha messo radici: qui è arrivato oltre cinquant’anni fa, per amore, e ha trovato una comunità pronta ad accoglierne la fantasia. A Martellago ha lasciato segni tangibili, dal dipinto sul capitello di via delle Pree a diversi quadri pubblici, fino al logo della parrocchia.

Il titolo – dice – nasce dal mio modo di stare al mondo: vivere l’arte in ogni sfumatura, con creatività”. Un invito, quello di Menegazzi, a guardare il territorio con occhi nuovi: perché le storie dei luoghi, quando passano per il colore, continuano a parlare.

R.M.

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