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Cultura e Spettacoli
19.10.2025 - 13:25
Gene Gnocchi a HOSTARIA prima di ritirare il premio in memoria di Roberto Puliero, insieme a Salvatore Vignola AD di Vinext
Un Gene Gnocchi come sempre irriverente e dall’ironia inconfondibile quello che abbiamo incontrato ieri a Hostaria, l’evento che porta il vino per vie e piazze di Verona, che dal 17 al 19 ottobre dà sapore all’autunno veronese con una serie imperdibile di conferenze, momenti di cultura, musica e intrattenimento. E accanto al vino dell’ottimo street food della tradizione veneta e veronese.
Gene Gnocchi (pseudonimo di Eugenio Ghiozzi) è arrivato a Verona al volo, al termine di TechNext25 - Forum “Dal campo alla piazza”, tavola rotonda sul settore vinicolo organizzata in collaborazione con Vinext, azienda nel settore delle tecnologie per la produzione vinicola. Gene conosce l’AD di Vinext, Salvatore Vignola, e ha pensato di fare un salto qui a “far carico di vino” e a salutare i presenti prima di godersi l’atmosfera di Hostaria e andare a ricevere l’ambito premio “Paiasso” dedicato a Roberto Puliero, alle 15 in uno dei momenti più attesi della manifestazione.
“Sono onorato che abbiano pensato a me soprattutto perché il premio è dedicato a un grande commentatore sportivo che purtroppo non c’è più — Roberto Puliero — la storica voce delle partite dell’Hellas Verona e soprattutto del suo scudetto! Sapete quanto amo il calcio a tutti i livelli. Davvero un onore, non posso dire altro”. Poi si lascia andare a un’uscita tipicamente genegnocchesca: “Ti dirò la verità… a me del premio interessa fino a un certo punto. Sono a Verona perché quando si viene qui si torna a casa con del gran vino. Mi interessa fare scorta insomma. Lo dico, a me piace bere bene… e Verona è il non plus ultra”.
Sul suo rapporto con la città scaligera dice: “Sono legato a Verona innanzitutto per la grande amicizia con un collega attore, veronese doc, Andrea de Manincor che conosco da anni e con cui abbiamo lavorato spesso assieme. E poi mi colpisce sempre la bellezza straordinaria della città”.
A microfoni spenti non ci tratteniamo e chiediamo, dopo averlo sentito parlare di Hellas, un’ultima battuta sul “suo” Milan: “La stagione è partita bene. La squadra è promettente. Stiamo a vedere”.
Poi via a ritirare davvero l’ambito premio “Paiasso”, sul Palco dell’Osteria nel Cortile del Mercato Vecchio, nel cuore storico di Verona, tra i calici e le “sbecolerie” (gli assaggi della tradizione veronese) di Hostaria.
Il Premio
Il Premio “Paiasso” (tipica espressione di Puliero) nasce nel 2020 in ricordo di Roberto Puliero, ed è assegnato a figure che incarnano in pieno i valori sociali, professionali e umani del noto attore, giornalista e commentatore sportivo, definito la “voce di Verona”. Puliero durante la prima edizione di Hostaria percorreva le vie cantando in bicicletta e recitando le poesie veronesi. Il premio lo vuole ricordare nella sua personalità giocosa, anche con il termine “Paiasso”, che lui stesso usava ogni qualvolta doveva andare in scena, nei teatri, in televisione, nelle scuole, nei circoli privati e in ogni altra occasione dove veniva invitato.
Il premio è stato già consegnato a Marino Bartoletti, Francesco Moser, Giuseppe “Nanu” Galderisi, Sara Simeoni e alla memoria di Giorgio Faletti.
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