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Il percorso di partecipazione e ascolto civico “Facciamo un patto”
01.11.2025 - 07:23
A Mirano la partecipazione civica fa un salto di qualità. Concluso nella seconda metà del 2024 il percorso “Facciamo un patto”, il Comune ha aggiornato il “Regolamento sulla partecipazione, l’associazionismo, il Terzo Settore, la sussidiarietà e il volontariato civico”, entrato in vigore a febbraio 2025. La novità più attesa è l’introduzione a pieno titolo dei Patti di collaborazione: accordi fra amministrazione e cittadini attivi per la cura condivisa dei beni comuni, materiali e immateriali. Un dispositivo semplice, ma capace di cambiare la prospettiva: non più spettatori, bensì co-gestori del territorio.
Nei mesi scorsi l’Ufficio Cittadinanza Attiva ha raccolto le prime proposte pilota, co-progettandone obiettivi, durata e modalità di rendicontazione. Sono arrivati dossier per “Prendiamoci cura del Parco Falcone” (Legambiente Miranese), “Realizziamo i Sentieri di Pace” (capofila CAI Sezione di Mirano “A. Azzolini”), il ripristino del campo da tennis/calcetto di Scaltenigo (gruppo di cittadini), corsi di “Alfabetizzazione in lingua italiana per persone migranti” (Associazione Echi APS) e la “Valorizzazione e gestione partecipata della Casa delle Muse” (Associazione Casa delle Muse).
Ad agosto è stato firmato il primo Patto: “Prendiamoci cura del Parco Falcone”, tra Comune e Legambiente Miranese. L’intesa punta a cura, tutela e gestione partecipata del parco, promuovendo fruibilità, biodiversità, decoro urbano e sensibilizzazione ambientale e sociale. In questi giorni si sono aggiunti altri due patti. Il primo, “Alfabetizzazione in lingua italiana per persone migranti”, proposto da ECHI APS, promuove inclusione linguistica e sociale degli adulti attraverso alfabetizzazione, educazione civica e sviluppo di competenze comunicative, digitali e relazionali. Il secondo, “Realizziamo i Sentieri di Pace”, vede il CAI Mirano A. Azzolini APS come capofila insieme a Kardines ASD, Echidna Associazione Culturale ODV, FIAB Mirano Riviera del Brenta e Associazione Punto d’incontro: l’obiettivo è progettare, realizzare e valorizzare itinerari escursionistici lungo argini e aree rurali del territorio.
“Il valore di questi primi patti dimostra la volontà di prendersi cura della propria città” commenta l’assessora alle politiche partecipative Elena Spolaore, sottolineando l’istituzionalizzazione dello strumento e l’organizzazione degli uffici “per mettere amministrazione e cittadini sullo stesso piano”. Soddisfazione anche dal CAI Mirano, che legge nell’accordo uno stimolo a coltivare conoscenza e rispetto per ambiente e storia dei luoghi. Per ECHI APS la firma è “una tappa importante” del percorso avviato con il Centro di Accoglienza a Caorliega, con iniziative come l’orto interculturale per integrare e far crescere relazioni. Legambiente definisce il patto sul Parco Falcone “un esempio concreto di cittadinanza attiva e cura condivisa del territorio”.
Il regolamento amplia la platea dei proponenti: oltre ad associazioni, comitati e Forum, ora anche istituti scolastici, operatori economici non profit, gruppi informali e singoli cittadini. L’articolo 71 dettaglia i patti proposti da cittadine e cittadini (piccoli interventi su arredo urbano, verde pubblico, edifici), mentre l’articolo 70 disciplina quelli avanzati da Forum, associazioni, scuole e altri soggetti. Un cantiere aperto di democrazia quotidiana, dove la cura dei beni comuni diventa responsabilità condivisa.
Riccardo Musacco
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