Scopri tutti gli eventi
Attualità
31.10.2025 - 05:31
 
												Vannacci (sinistra) all'Emanuel Cafè di Verona insieme al candidato al consiglio regionale ed ex consigliere in Lista Zaia, Stefano Valdegamberi
È in compagnia di Stefano Valdegamberi - consigliere regionale uscente eletto all’epoca nella lista Zaia presidente - che il generale Roberto Vannacci varca gli archi dell’orologio di Piazza Bra e percorre il Liston, accolto dai giornalisti. Sta attraversando, un comune dopo l'altro, la provincia veronese - da Bardolino a San Bonifacio, da Badia Calavena a Bonavigo, passando per Villafranca - per portare il suo peso da eurodeputato in quota Lega a sostegno del consigliere Valdegamberi. A unirli, la lotta al riarmo e una rinnovata attenzione al sociale.
A chi chiede all’eurodeputato Vannacci cosa migliorerebbe nel Veneto del buon governo Zaia, il generale risponde pacato:
“La Lega in Veneto è un’istituzione; ai candidati ora spetta il delicato compito di portare avanti quanto è stato fatto nei due ottimi mandati del governatore Zaia. Noi siamo dalla parte di tutti i Veronesi - e i Veneti - che vogliono continuare con questo buon governo.” E a chi dice che in fondo nel centrodestra è già tutto deciso dice: “Non sono scaramantico. Non credo alla sfortuna perché penso che nella vita non ci sia nulla di scontato, ma che tutto si debba conquistare con la propria forza, con le unghie e con i denti. È con questo spirito che anche Stefano Valdegamberi affronta questa campagna elettorale”.
“Poi tocco un tema caro alla Lega: per essere autonomisti in Italia oggi abbiamo bisogno però di essere sovranisti in Europa e io mi impegnerò proprio su questo fronte. Altrimenti l’autonomia italiana se la mangiano le istituzioni europee, soprattutto la Commissione europea che non aspetta altro. Non fidatevi dei partiti che vogliono cedere la sovranità italiana a Bruxelles”.
La Lega sta guardando più al centro, soprattutto in Veneto con il candidato Stefani. Convince con toni più moderati. Lei generale, con il suo movimento, a quale elettorato guarda?
“Non c’è discrasia tra il mio modo di fare politica e questo atteggiamento più sobrio nei toni; credo che la moderazione sia usata da tutti i membri della Lega in questo momento.
Ci tengo a dire però che non siamo assolutamente moderati nella volontà di vincere e andare avanti col nostro programma, senza lasciare spazio a dubbi. Possiamo farlo perché abbiamo una squadra di candidati profondamente radicata nel territorio, candidati che poi avranno la responsabilità di rispondere personalmente all’elettorato”.
Valdegamberi riporta l’attenzione sulla necessità dell’appoggio dell’europarlamentare: “Oggi non si può pensare a una linea politica regionale senza fare i conti con le scelte comunitarie. Vannacci e la Lega in Europa hanno portato avanti una giusta battaglia contro il riarmo che distrae troppe risorse da altri capitoli di spesa ben più urgenti, come la sanità, il sociale o l’agricoltura. Noi vogliamo ribadire che la priorità non è il riarmo ma dare servizi ai cittadini. La vera guerra non è quella che viene paventata, la guerra della paura che i media hanno fatto montare”.
“Non mi risulta che abbiamo visto carri armati russi invadere il nostro occidente e i paesi dell’Unione Europea” continua Vannacci, in evidente comunione di intenti su questo punto con il candidato consigliere leghista. “Forse questa minaccia russa non rende impellente ora il riarmo. Non vedo la guerra russa come un pericolo esistenziale e urgente per l’Europa. È una paura fomentata da altri, ma non una minaccia vera per i nostri cittadini”. “Noi leghisti del resto abbiamo già votato in Europa contro il riarmo: 800 miliardi di debiti che noi dovremmo contrarre e che dovrebbero pagare i nostri figli e i nostri nipoti. Se proprio si deve fare debito lo si destini ad altri capitoli di spesa: alla ricerca, alla scuola, alle pensioni, alle case popolari.”
Una nuova Lega, votata al sociale
È dunque una Lega che parla di sociale come mai prima, quella che promette Vannacci insieme a Stefano Valdegamberi. “Ammetto che è un settore su cui come giunta siamo stati un po’ carenti” dichiara il consigliere uscente “non avevamo nemmeno un assessorato dedicato. Ma ora vogliamo mettere le problematiche sociali dei Veneti al centro della nostra agenda; io nel mio passato politico ho fatto anche l’assessore al sociale e voglio recuperare l’esperienza maturata in quel contesto per rispondere a vere e proprie urgenze che non possono più aspettare: abbiamo anziani soli e non autosufficienti, dobbiamo dare sostegno concreto alla disabilità. Ci servono risorse sempre più ampie. Ne ho parlato anche con Alberto Stefani proponendogli diverse soluzioni per affrontare le necessità stringenti del welfare veneto”.
Qualche previsione sull’esito delle urne: la Lega a che percentuale punta in Veneto? E lei generale teme l’astensionismo?
“L’astensionismo - al 52% alle ultime elezioni politiche - è davvero una malattia tutta italiana; il voto è un’arma affilata e spietata data all’elettore. Ma non votare è come non usarla; Chi non vota non delegittima gli eletti, anzi rafforza e affila le armi di chi decide di farlo. È come mettere il proprio futuro nelle mani di altri, incuranti di difendere la propria volontà.”
Sulle percentuali, con un velo di scaramanzia, scherza: “Mah, io darei la Lega al 95%. Le basta?”
Parliamo dei suoi rapporti con una certa parte della Lega veneta. C’è chi tra loro la addita come un estremista. Lei come si colloca?
“Mi diverte il fatto che una certa stampa voglia cercare di creare problemi che invece non esistono” commenta il generale negando qualsiasi dissidio. Poi piccato aggiunge “E a chi mi da dell’estremista chiederei quali punti del programma che trattiamo sono da considerarsi estremisti”.
E con Stefani, dopo le dichiarazioni di due settimane fa, tra cui “la Lega è un partito Federale. La Lega non è Vannacci”?
Sorriso d’ordinanza. “Tutto bene, tutto tranquillo. Ci iamo anche sentiti al telefono. Non c’è alcun problema. Alla faccia di certa stampa sempre a caccia di polemiche”.
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516