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Presidente della Commissione Bicamerale sul femminicidio
15.11.2025 - 09:45
Martina Semenzato
Il consenso entra nel codice penale. La Commissione Giustizia della Camera ha approvato all’unanimità l’emendamento che riscrive l’articolo 609-bis, aggiornando la proposta Boldrini: “Chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali a un’altra persona senza il consenso libero e attuale è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
La novità sposta l’asse dalla costrizione alla volontà della persona: l’assenza di un sì chiaro e presente rende il rapporto violenza. È un punto di svolta sostenuto da un accordo bipartisan: le relatrici Michela De Biase (Pd) e Carolina Varchi (Fdi) firmano un testo frutto di lavoro condiviso, mentre la presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, Martina Semenzato, rivendica la trasversalità: “Senza consenso, libero e attuale, è violenza”.
Ora il provvedimento guarda all’Aula e a un possibile allineamento agli standard europei e alla Convenzione di Istanbul. Restano i nodi applicativi — formazione degli operatori, raccolta della prova, linguaggio delle denunce — ma il principio introduce una bussola chiara per i tribunali e una nuova grammatica civile: al centro, l’autodeterminazione. Per chi chiede da anni la centralità del consenso, è il segnale che la politica può farsi tutela concreta.
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