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Vertenza EX MONDADORI : INCONTRO POSITIVO TRA SINDACATI, PROVINCIA, COMUNE DI VERONA E DI ISOLA RIZZA

Prosegue la vertenza tra lavoratori e impresa da quando è stato annunciato il trasferimento della logistica della ex Mondadori - affidata attualmente a Ceva Logistics e alla GSL srl negli stabilimenti di Verona e Isola Rizza - a San Giorgio di Bigarello nel Mantovano.

Vertenza EX MONDADORI : INCONTRO POSITIVO TRA SINDACATI, PROVINCIA, COMUNE DI VERONA E DI ISOLA RIZZA

Lavoratori del comparto scioperano il 21 novembre scorso di fronte alla sede della Ex Mondadori di Verona per scongiurare il trasferimento degli stabilimenti nel Mantovano

Sulla vertenza Ex Mondadori di Verona esplosa nei mesi scorsi, un primo segnale di apertura istituzionale arriva dal tavolo di confronto svoltosi venerdì 12 dicembre a Palazzo Barbieri, convocato su richiesta unitaria delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UGL Chimici. Al centro dell’incontro, che ha visto seduti allo stesso tavolo sindacati, amministrazioni locali e Provincia, c’è il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori della logistica ex Mondadori tra Verona e Isola Rizza, messo seriamente in discussione dal cambio d’appalto previsto nei prossimi anni.

Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Verona Damiano Tommasi, l’assessore al Lavoro Michele Bertucco, la sindaca di Isola Rizza Vittoria Calò e il consigliere provinciale delegato alle politiche del lavoro Francesco Casella, oltre ai rappresentanti sindacali. Un confronto definito positivo per il clima di ascolto e per l’impegno assunto dagli enti locali ad attivarsi direttamente nei confronti dell’azienda.

Il nodo principale resta l’imminente cambio d’appalto che, dal 1° marzo 2026, comporterà il trasferimento di tutta l’attività logistica oggi distribuita tra Verona e Isola Rizza verso un nuovo polo a San Giorgio Bigarello (provincia di Mantova). Una scelta che rischia di avere un impatto pesantissimo su circa un centinaio di addetti, chiamati a percorrere quotidianamente distanze superiori ai 50 chilometri, con evidenti ricadute sulla vita familiare, sull’organizzazione del lavoro e sui costi personali.

Nel corso del tavolo sono emerse anche forti preoccupazioni per il destino degli immobili che attualmente ospitano le attività logistiche e, più in generale, per il futuro di una realtà storica del territorio veronese che negli ultimi anni ha già conosciuto un drastico ridimensionamento occupazionale: oltre 500 posti di lavoro persi in sei anni. Le amministrazioni comunali e provinciali hanno condiviso l’allarme lanciato dai sindacati e si sono impegnate a interloquire con la parte datoriale per aprire un confronto sul presente e sul futuro dell’azienda.

L’escalation della crisi

La vertenza affonda le sue radici nelle scelte annunciate nelle scorse settimane sul fronte degli appalti. Il passaggio della gestione logistica a un nuovo operatore multinazionale e la conseguente delocalizzazione delle attività fuori dal territorio veronese hanno segnato un punto di rottura nei rapporti tra azienda e lavoratori, alimentando un clima di forte tensione.

Già a fine novembre la situazione era esplosa con due giornate di sciopero negli stabilimenti di Isola Rizza e Borgo Roma, decise dopo assemblee molto partecipate. Le lavoratrici e i lavoratori avevano incrociato le braccia per denunciare l’assenza di soluzioni sul tema dei trasferimenti e la mancanza di misure di compensazione per i disagi legati allo spostamento verso Mantova. Presidi e iniziative di protesta avevano portato la vertenza all’attenzione pubblica, segnando l’inizio di una mobilitazione che punta ora a un coinvolgimento sempre più diretto delle istituzioni.

Il tavolo del 12 dicembre rappresenta quindi un passaggio chiave: non risolve ancora la crisi, ma apre uno spazio di interlocuzione politica e istituzionale che sindacati e lavoratori considerano indispensabile per evitare l’ennesimo arretramento occupazionale nel territorio veronese e per provare a costruire soluzioni che tengano insieme impresa, lavoro e comunità locali.

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