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Curtarolo, al via il progetto Life Brenta 2030

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Curtarolo, Life Brenta 2030

Al via il progetto Life Brenta 2030 a Curtarolo, da parte di Etra, con il servizio di sorveglianza ambientale e raccolta rifiuti nel sito Natura 2000 “Grave e zone umide del Brenta”

Curtarolo, Life Brenta 2030
Etra ha incaricato degli operatori affinché sistematicamente percorrano il sito e le aree limitrofe per gestire i rifiuti abbandonati e, contemporaneamente, segnalare eventuali anomalie rispetto alle regole stabilite per la tutela naturalistica ed il rispetto dei principi di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee.

Il sindaco: "Un miglior controllo per la gestione di un patrimonio comune"

“Questa attività – sottolinea il sindaco Martina Rocchio – è un ottimo esempio di come il coordinamento tra i Comuni Rivieraschi, di cui Curtarolo fa parte, possa tradursi in un miglior controllo, più efficiente ed efficace, per la gestione di un patrimonio comune: il fiume Brenta”. Da dicembre 2020 anche il Comune di Curtarolo ha deciso di promuovere e cofinanziare il progetto.

Il progetto in sintesi

Le azioni che verranno messe in atto prevedono per i cittadini: percorsi di educazione ambientale per le scuole elementari e medie, attività per migliorare la sostenibilità delle aziende agricole, giornate ecologiche di raccolta rifiuti e presidio di sorveglianza ambientale e raccolta rifiuti nelle zone più fragili del sito Natura 2000. “Tutta l’Amministrazione Comunale – aggiunge il sindaco Rocchio – ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa data l’importanza dell’obiettivo di tutelare e valorizzare l’area naturalistica del Medio Brenta, riconosciuta dalla Comunità Europea come parte della rete Natura 2000, attraverso la cooperazione e sinergia tra enti, associazioni e aziende”.

Galega: "Un progetto che mi sta a cuore"

“Un progetto che mi sta particolarmente a cuore – spiega il consigliere delegato alla promozione della cultura nelle varie fasce d’età e alle politiche giovanili Elisa Galega – e che ho seguito fin dalla sua nascita, quando nel 2016 è partita l’idea dalla società Etifor di attivare un crowdfunding per “Un Parco per il Fiume Brenta” a cui hanno aderito circa cento cittadini e numerose aziende sensibili alle tematiche ambientali.

La raccolta fondi

Sono stati raccolti più di 10mila euro che hanno permesso di formulare un grande Progetto di conservazione e governance per migliorare la biodiversità e la risorsa idrica sul Medio Brenta, finanziato dalla Commissione Europea e dal PSR della Regione Veneto per un totale di circa 3 milioni di euro. Un esempio questo di come da un’idea partita con il contributo dei cittadini, che richiedono sempre più attenzione alla natura, si siano potuti raggiungere grandi risultati, portando alla conseguente risposta delle istituzioni. Fanny Xhajanka
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