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Scorzè, ReStartApp premia la moda sostenibile di Benedetta Morucci

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La giovane designer di Scorzè di 33 anni, Benedetta Morucci, con la sua moda sostenibile è una delle vincitrici di ReStartApp

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Dal Veneto all’Appennino per promuovere la sostenibilità nella moda a partire dalle materie prime e dal made in Italy, per tornare poi a casa con 20.000 euro ben guadagnati in tasca. E’ Benedetta Morucci, 33 anni, nata in Toscana,ma residente a Scorzè, studi in Lombardia e dieci anni di esperienza nel mondo della moda come designer, responsabile ufficio stile, product manager, una delle vincitrici dell’ultima edizione di ReStartApp, il Campus residenziale di incubazione e accelerazione per giovani imprese del territorio appenninico italiano, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone con Fondazione Aristide Merloni.

Benedetta Morucci vince il secondo premio assoluto

A lei è andato il secondo premio assoluto, del valore di 20.000 euro con il progetto Lamantera – dal nome della cappa tradizionale utilizzata dai pastori abruzzesi per proteggersi dal freddo – che si propone di valorizzare le lane dell’Appennino abruzzese, tramite la trasformazione in filati e prodotti ispirati alla tradizione laniera del territorio. “Lamantera”-spiega Benedetta-è’un’azienda il cui core business è la valorizzazione delle lane dell’Appennino abruzzese tramite la loro trasformazione in filati e prodotti ispirati alla tradizione laniera del territorio, per garantire un prodotto etico, sostenibile e made in Italy fin dalla materia prima. L’obiettivo è recuperare il maggior quantitativo di lana possibile proveniente da allevamenti estensivi transumanti dell’Appennino abruzzese inserendosi a vari livelli della filiera: produzione e vendita di fiocco e filati a lanifici e maglifici interessati (B2B); consulenza specializzata nel design di prodotti in lana italiana e gestione dei processi produttivi rivolta a lanifici, maglifici, enti territoriali e allevatori; creazione di una linea propria di prodotti ispirati alle lavorazioni tradizionali e alla vita pastorale rivisitata in chiave moderna”.

Non solo premi in denaro, ma anche consulenza gratuita

Oltre ai premi in denaro, per agevolare l’avvio delle imprese, Fondazione Edoardo Garrone offrirà un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di 12 mesi. “Come tutte le startup avviate grazie ai nostri campus, i progetti che premiamo in questa particolare edizione nascono geneticamente sostenibili - spiega Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone - e mettendo eccellenze e potenzialità del territorio al centro del proprio modello di business, sono anche pronte a generare sin da subito, con il loro lavoro, impatto positivo per le comunità di riferimento immettendo innovazione nel tessuto socio-economico locale e innescando circuiti virtuosi per rivitalizzare risorse, competenze, relazioni e produzioni. Oggi, nel contesto segnato dalla pandemia, siamo sempre più convinti che queste attitudini relazionali, fortemente orientate a progetti di valorizzazione territoriale su base identitaria, costituiranno un importante fattore competitivo per le imprese”. Massimo Tonizzo
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