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Villa del Conte, al via il progetto "Villabook della gratitudine"

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Gratitudine. È questo il tema conduttore del progetto “Villabook della gratitudine” voluto dal Comune di Villa del Conte in stretta collaborazione con l’istituto comprensivo di Villa del Conte e la Banca di Credito Cooperativo di Roma.

Riservato agli oltre 500 studenti delle scuole elementari e medie di Abbazia Pisani e del capoluogo ha l'obiettivo di educare i ragazzi alla gentilezza. (continua a leggere dopo la gallery)

Vittadello: "La gratitudine è la memoria del cuore"

“La gratitudine è la memoria del cuore e, in periodo di pandemia, pensieri semplici come per piacere, grazie, ti voglio bene e scusa sono sempre più importanti – spiega la consigliera comunale con delega alla cultura Elena Vittadello che ha fortemente voluto questa iniziativa assieme al sindaco Antonella Argenti -. Agli studenti è stato consegnato un diario nel quale possono scrivere liberamente che cosa significa, per loro, essere grati nei confronti di persone, oggetti o situazioni. Nel diario possono scrivere un pensiero, fare un disegno, realizzare una vignetta, inventarsi un aforisma o riportare una semplice foto come dedica di gratitudine a persone, amici, parenti, conoscenti o sconosciuti, o anche solo il proprio grazie per qualcosa per cui ritengono di affidare questa parola”.

Il diario della gratitudine

I piccoli concittadini, prosegue il consigliere Vittadello,potranno scrivere o disegnare il loro diario della gratitudinefino al 31 maggio. Il primo giugno lo restituiranno alla biblioteca comunale. “Tutti i diari che arriveranno – proseguono diventeranno parte integrante del grande Villabook della gratitudine, un'unica raccolta che resterà a disposizione di tutta la comunità come un tesoro prezioso. Ci auguriamo che un giorno, sfogliando questo inno alla gratitudine e alla gentilezza, ci sia magari qualche benefattore pronto a fare una donazione il cui ricavato andrà alla scuola".

L'entusiasmo dei ragazzi

Nella compilazione del proprio notes lo studente può decidere se usare il proprio nome, rimanere anonimo o usare un soprannome. “Quando scorsi abbiamo presentato il progetto a scuola i ragazzi erano entusiasti tanto che in molti ci hanno detto che avrebbero aderito – spiega il consigliere Vittadello –. Erano felici di questo lavoro su un valore così importante come la gratitudine anche le maestre e la preside. Siamo sicuri che l'opera finale sarà straordinaria, ci piacerebbe che il lavoro svolto potesse diventare, a sua volta, un grande contenitore di buoni propositi e buoni sentimenti condivisi. Del resto, anche un piccolo gesto può creare un flusso infinito di bene, la pandemia lo ha dimostrato e noi come amministrazione comunale ne siamo fortemente convinti”. Giorgia Bortolato
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