E' il primo Comune del Veneto ad approvare il documento, elaborato dall'Assist - Associazione nazionale atlete
Meolo ha approvato la “Carta Etica dello Sport Femminile”. È il primo Comune in Veneto a dotarsi di questo documento per promuovere anche nella pratica e nella cultura sportiva la sensibilizzazione sui temi della parità di genere e le pari opportunità tra uomo e donna. Troppo spesso sui campi sportivi si assistono ancora a episodi deprecabili, quali insulti sessisti e discriminazioni verso le donne. La Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità ha trasmesso a tutti Comuni del Veneto un documento da approvare nei Consigli Comunali. Si tratta della carta elaborata da “Assist – Associazione nazionale atlete”, ente nato per la tutela dei diritti delle atlete che ha tra i suoi obiettivi - condivisi dall’Amministrazione regionale – la sensibilizzazione sui temi riguardanti la parità e le pari opportunità dei diritti nella pratica e nella cultura sportiva in generale. "Il Comune di Meolo, sentito l'Ufficio regionale, è stato il primo Comune di tutto il Veneto a portare questo documento in approvazione", spiega l'assessore allo Sport, Giulia Vio, " Le atlete che praticano attività sportiva, a qualsiasi livello e di qualsiasi età, presso le associazioni e società sportive di Meolo o che qui svolgono la loro attività sono circa 370, un numero davvero notevole per il nostro ente".
Carta Etica dello Sport femminile, ecco cosa prevede
L'assessore Giulia Vio
Dopo la sua approvazione, il documento ora verrà consegnato a tutte le associazioni sportive, già in occasione degli auguri per le festività natalizie, "al fine di promuovere fin dall’infanzia una cultura di parità e di attenzione all’abbattimento di pregiudizi e di prevenzione e contrasto a molestie e abusi, per creare un mondo sportivo sempre più inclusivo", aggiunge Vio. "Resta per la nostra amministrazione fondamentale il principio che con lo sport si trasmettono valori, si promuove l’inclusione sociale, è uno strumento di crescita per le ragazze e i ragazzi, senza distinzioni di sesso", conclude l'assessore meolese, "La pratica sportiva rappresenta uno strumento educativo, di contrasto alle discriminazioni, al disagio e alla violenza. Molte iniziative citate nel documento sono già ben presenti e radicate nel nostro territorio. La speranza è che ogni associazione faccia proprio l'importante messaggio contenuto".
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