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San Donà, sottoscritto l'accordo integrativo per i Comunali

Dopo tre anni dalla scadenza, è stato firmata l'intesa sulla contrattazione collettiva integrativa nel Comune di San Donà

Piazza Indipendenza a San Donà, con sullo sfondo il municipio della città
Dopo tre anni di assenza è stato finalmente sottoscritto l'accordo sulla contrattazione collettiva integrativa tra l'Amministrazione comunale di San Donà e i sindacati, superando così un vuoto normativo e economico che si trascinava da tempo e aveva pregiudicato seriamente le relazioni tra il Comune ed i 180 dipendenti dell'ente. L'accordo è stato firmato da tutte le rappresentanze sindacali ed è stato ratificato dalla giunta. "Ringrazio l'assessore al personale Gianluca Forcolin, il nostro segretario generale Davide Vitelli e i dirigenti Montebovi e Arrighi per l'importante lavoro di negoziazione e mediazione svolto con i sindacati - commenta soddisfatto il sindaco Alberto Teso - risolviamo così una grave impasse che aveva causato per anni il blocco delle progressioni economiche orizzontali in favore dei dipendenti e arriviamo all'obiettivo che ci eravamo posti fin dal nostro insediamento: premiare chi lavora meglio e raggiunge gli obiettivi, riducendo drasticamente i versamenti "a pioggia" a favore di tutti indistintamente". Dalla giunta, in una nota, fanno notare che l'amministrazione di centrodestra ha concluso positivamente l'accordo economico integrativo, che la precedente giunta di centrosinistra non era riuscita a firmare. "Le organizzazioni sindacali avevano chiesto inizialmente di dare lo stesso peso nel procedimento di attribuzione delle progressioni economiche all'anzianita di servizio ed alla valutazione del rendimento - spiega l'assessore Gianluca Forcolin - noi abbiamo, invece, una visione molto diversa, perché vogliamo premiare chi si impegna di più: al termine della contrattazione siamo giunti ad un accordo che prevede di assegnare il 65% dell'integrazione economica in base alla valutazione della performance lavorativa e solo il 35% all'esperienza, ossia l'anzianità di servizio. Così raggiungiamo il nostro obiettivo, ossia riconosce di più a chi a propria volta dà di più".
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