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Scarpa: "Escludere i migranti con reddito sopra i 6.000 euro è una scelta dannosa"

La deputata del PD critica il decreto immigrazione e i rischi per i territori

rachele scarpa

rachele scarpa

Durante il dibattito sulla legge sull’immigrazione alla Camera, la deputata del Partito Democratico, Rachele Scarpa, ha fortemente criticato l’esclusione dal sistema di accoglienza dei migranti con redditi superiori a 6.000 euro. “Questa misura è miope e dannosa, creando costi sociali insostenibili e gravi rischi sanitari per i territori,” ha affermato, denunciando le conseguenze negative per le città che ospitano Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), come Treviso.

Scarpa ha presentato un Ordine del Giorno (ODG) per evidenziare i pericoli derivanti da questa esclusione, specialmente nelle città che già affrontano sfide economiche e sociali. L'ODG, respinto dalla maggioranza, sottolinea come la misura possa portare a marginalizzazione e precarietà per i migranti, che troverebbero difficoltà nell'integrazione nel mercato del lavoro e nella ricerca di un alloggio, soprattutto in un contesto di reddito così basso.

“La misura non è solo ingiusta, ma crea un circolo vizioso di esclusione sociale, danneggiando direttamente le comunità ospitanti,” ha continuato Scarpa, che ha anche fatto riferimento alla recente richiesta di revisione della misura da parte dei sindaci delle città dell’A4, tra cui Venezia, Padova, Verona e Vicenza. I sindaci avevano chiesto al governo di rivedere l’esclusione dei migranti provenienti dalla rotta balcanica, considerata una scelta che carica interamente sulle amministrazioni locali i problemi legati all’accoglienza.

Scarpa ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di un sistema di accoglienza equo ed efficace, che rispetti la dignità dei migranti e garantisca la sicurezza e la coesione sociale nei territori. “Il Partito Democratico continuerà a lottare per un sistema che non lasci indietro nessuno e non comprometta il tessuto sociale delle nostre città,” ha dichiarato.

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