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Emergenza climatica
06.12.2024 - 14:22
Foto di repertorio
Nel 2021, il Veneto ha registrato due macrosettori che insieme coprono quasi metà delle emissioni di CO2 equivalenti nella regione: il "trasporto su strada" e la "combustione non industriale". Questi settori sono responsabili rispettivamente del 27,3% e del 21,3% delle emissioni totali, secondo un report della Regione Veneto pubblicato in occasione della 29esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29).
Il "trasporto su strada" è la principale fonte di inquinamento in Veneto, con quasi il 60% delle emissioni derivanti dalle automobili e il 35,6% dai veicoli commerciali, tra cui pesanti, autobus e veicoli leggeri, con percentuali del 18,8% e del 16,8% rispettivamente. A seguire, il settore della "combustione non industriale", che si riferisce principalmente agli impianti di riscaldamento, contribuisce con oltre il 71% delle emissioni provenienti da abitazioni private e il 28% da impianti commerciali e istituzionali.
Il terzo settore più inquinante è la "combustione nell'industria", che da sola è responsabile di quasi il 18% delle emissioni totali. A sorpresa, l’agricoltura, pur non emettendo direttamente CO2, è stata identificata come una fonte significativa di inquinamento, contribuendo al 10% delle emissioni complessive, principalmente attraverso metano e ossidi di azoto.
Questi dati sono stati presentati durante un incontro alla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, con l'assessore regionale all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin, che ha sottolineato l'importanza della Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici recentemente approvata dalla Giunta. "Abbiamo registrato un incremento di 1,5 gradi nella temperatura media del Veneto negli ultimi 30 anni", ha dichiarato Bottacin, evidenziando la crescente necessità di azioni coordinate per affrontare il riscaldamento globale.
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