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Politica
12.12.2024 - 13:33
Luca Zaia
La Cassazione ha confermato la legittimità del referendum che chiede l'abrogazione totale dell'Autonomia differenziata, lasciando però cadere la proposta di una modifica parziale, avanzata dai consigli regionali. La decisione, che arriva dopo un attento esame da parte della Corte Suprema, segna una tappa importante in un lungo percorso che coinvolge il dibattito sull’autonomia regionale e le sue implicazioni per il paese. Tuttavia, l’ultimo giudizio definitivo spetterà alla Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum a gennaio.
La legge Calderoli, pur essendo stata fortemente ridimensionata dalla Corte Costituzionale, rimane in vigore e la Cassazione ha ritenuto che non sia ancora decaduta completamente. Nel contempo, il quesito di abrogazione parziale avanzato da alcune Regioni è stato respinto, in quanto la Corte aveva già bocciato alcuni dei punti proposti. L’ordinanza, di circa trenta pagine, ha riscontrato che, pur ammettendo il bisogno di regionalismo, la materia rientra esclusivamente nelle competenze del Parlamento, che deve garantire l'unitarietà del sistema costituzionale.
La parola finale sull'Autonomia differenziata è ora nelle mani della Corte Costituzionale, ma l’esito di questo lungo e complesso iter legislativo potrebbe segnare un punto di svolta nelle politiche regionali italiane.
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