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Tagli ai Comuni, Martella: «Colpo al cuore del Veneto»

Possamai: «È necessaria una correzione di rotta per salvaguardare servizi e territori»

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Andrea Martella

La campagna "Pagano i cittadini!" promossa dal Partito Democratico del Veneto ha portato alla luce le gravi difficoltà causate dai tagli agli enti locali decisi dal governo Meloni. Attraverso un lavoro di sensibilizzazione e raccolta testimonianze in dieci comuni veneti, rappresentativi delle diverse realtà provinciali, il PD ha evidenziato come queste misure stiano mettendo in serio pericolo i bilanci comunali e le vite di cittadini e imprese.

Andrea Martella, segretario regionale del PD Veneto, ha dichiarato: «Abbiamo voluto far emergere gli effetti concreti di questi tagli, che non si limitano a numeri, ma si traducono in servizi che scompariranno, investimenti fermati, tasse locali che aumentano, e comunità a rischio di impoverimento. Il tutto mentre le problematiche legate ai cambiamenti climatici e al maltempo diventano sempre più urgenti.»

La campagna ha focalizzato l'attenzione su dieci comuni, da quelli più piccoli come Rotzo (VI) con 680 abitanti, a realtà di medie dimensioni come Mira (VE), con 37.000 residenti. Martella ha sottolineato: «Volevamo dare voce ai comuni che sono il cuore pulsante del Veneto, realtà spesso invisibili ma fondamentali per la vita quotidiana. Le storie che abbiamo raccolto raccontano sacrifici imposti da decisioni governative che, anziché risolvere i problemi, li scaricano sui territori.»

In particolare, il Comune di Vicenza, guidato dal sindaco Giacomo Possamai, ha denunciato una grave carenza di risorse. «Nel prossimo triennio, Vicenza perderà 12 milioni di euro, con conseguenze dirette su servizi e progetti. Il PNRR ha permesso di avviare importanti trasformazioni urbane, ma questi tagli rischiano di vanificare ogni sforzo», ha spiegato Possamai, che è anche vicepresidente di Anci Veneto e membro del direttivo nazionale dell'associazione dei Comuni.

Il sindaco ha aggiunto: «La situazione è insostenibile: o si riducono i servizi o aumentano le tasse. Le spese essenziali, come quelle per il sociale, non sono comprimibili, quindi la gestione del bilancio diventa una vera sfida. La Manovra deve eliminare i tagli alla spesa corrente, e tutti i sindaci, senza distinzione politica, stanno chiedendo lo stesso intervento. Questa non è una battaglia di parte, ma di principio.»

Tra i comuni più colpiti da questi tagli ci sono Preganziol (TV), che perderà 200.000 euro in tre anni, mettendo a rischio i servizi sociali per le famiglie più vulnerabili, e Mira (VE), che fronteggia un calo annuale di 150.000 euro, cui si aggiungono ulteriori 500.000 euro di costi non coperti per servizi abitativi e sociali.

Martella ha concluso: «La campagna "Pagano i cittadini!" è stata un'azione di denuncia, ma anche una richiesta urgente di intervento. In un contesto in cui i diritti fondamentali dei cittadini vengono minacciati, è inaccettabile il silenzio del presidente Zaia e del centrodestra veneto. È il momento di invertire la rotta, restituendo risorse ai Comuni per garantire il benessere delle famiglie, delle imprese e dei territori.»

I Comuni coinvolti nella campagna "Pagano i Cittadini!"

  • Preganziol (TV): Perde 200.000 euro in tre anni, rischiando di compromettere i servizi sociali.
  • Rotzo (VI): Perde 26.000 euro nel 2023, non può coprire il trasporto scolastico e ha spento l'illuminazione pubblica per risparmiare.
  • Pieve di Cadore (BL): Subisce un taglio di 23.000 euro, con 800.000 euro trasferiti allo Stato, ostacolando ogni possibilità di investimento in servizi essenziali.
  • Mira (VE): Perde 150.000 euro annuali, con 500.000 euro di costi per adeguamenti salariali non coperti e 100.000 euro di fondi mancanti per l'emergenza abitativa.
  • Dolo (VE): I tagli di 25.000 euro annui costringono il Comune a tagliare cultura e sport.
  • Povegliano Veronese (VR): Affronta tagli di 25.000 euro nel 2024, con previsioni di 93.000 euro entro il 2027, mettendo in crisi i servizi sociali.
  • Abano Terme (PD): Prevede tagli di 650.000 euro tra il 2024 e il 2027, con impatti negativi su politiche abitative e assistenza agli anziani indigenti.
  • Due Carrare (PD): Subisce tagli di 30.000 euro annui, obbligando ad aumentare l'addizionale IRPEF.
  • Ariano nel Polesine (RO): I tagli annui di 30.000 euro raddoppieranno entro il 2026, minacciando la manutenzione del territorio.
  • Gaiba (RO): Con 950 abitanti, perde 27.000 euro nel quinquennio, compromettendo manutenzioni e investimenti.

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