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Il Veneto sotto il rischio della criminalità organizzata: 8.500 imprese in “odor di mafia”

Padova e Venezia i territori più colpiti, con un aumento vertiginoso delle denunce per estorsione e reati legati alla malavita

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Foto di repertorio

Il Veneto si trova sempre più a fare i conti con la presenza della criminalità organizzata, che ha raggiunto anche il cuore dell'economia regionale. Secondo i dati in possesso dell'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, sono circa 8.500 le imprese nella regione che risultano essere potenzialmente legate alla criminalità mafiosa. Questo numero emerge grazie alle segnalazioni inviate annualmente dagli intermediari finanziari, le quali vengono poi incrociate con le informazioni ricevute dalla Direzione Nazionale Antimafia e dall’Autorità giudiziaria.

Le attività sospette riguardano settori molto diversi, dal narcotraffico all’usura, dalle estorsioni agli appalti pubblici. Ma a preoccupare maggiormente sono proprio le estorsioni, uno dei crimini più remunerativi per le organizzazioni mafiose, dove le vittime sono quasi esclusivamente imprenditori. Le forze di polizia segnalano inoltre che, negli ultimi anni, le denunce per estorsione sono aumentate vertiginosamente, con un incremento del 116% in dieci anni. La tendenza più preoccupante, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, è che ora le richieste di denaro non sono più esplicite e violente, ma si manifestano attraverso pratiche subdole, come l’imposizione di contratti di lavoro o servizi, mascherando le estorsioni sotto forma di accordi “condivisi”.

Le province più colpite da questo fenomeno sono Padova e Venezia, che insieme concentrano quasi la metà delle imprese a rischio in tutto il Veneto, con 2.355 attività nella sola Padova e 1.854 a Venezia. Tuttavia, anche altre aree come Verona, Treviso e Vicenza registrano un allarmante aumento dei crimini legati alla criminalità organizzata, con un’impennata nelle denunce per estorsione.

In particolare, la provincia di Belluno ha visto una crescita delle denunce del 330%, mentre Vicenza ha registrato un incremento del 248%. La provincia di Verona ha il numero più alto di denunce, con 148 casi nel 2023, seguita da Vicenza e Padova. Questo trend preoccupa le autorità, che vedono nel fenomeno delle estorsioni una manifestazione diretta della penetrazione della mafia nelle attività economiche locali, minacciando la sicurezza delle imprese e, di conseguenza, l'intera comunità.

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