Scopri tutti gli eventi
Incertezza del Settore Terziario
17.12.2024 - 13:48
La conferenza stampa per discutere del tema
Un Natale di incertezze per il non profit del Veneto, che si trova ad affrontare una grave crisi a causa della scarsità di risorse destinate ai servizi per disabilità e salute mentale. Le strutture sociosanitarie, già in difficoltà da tempo, vedono ora a rischio il loro futuro, con la possibilità di chiusure, riduzioni dei servizi e tagli al personale.
Nel mirino delle principali organizzazioni del Terzo Settore, come Anffas Veneto, Uneba Veneto e Confcooperative Federsolidarietà Veneto, c’è la mancanza di interventi tempestivi e adeguati da parte della Regione e dei Comuni. Un'assenza che sta mettendo a dura prova il sistema, compromettendo l'accesso a servizi fondamentali per le persone con disabilità, problemi di salute mentale e minori in difficoltà.
Le problematiche sono evidenti: le persone con disabilità, infatti, sono costrette a restare a casa perché non trovano posto in strutture sociosanitarie adeguate. Allo stesso modo, chi ha problemi di salute mentale non riesce ad accedere ai centri diurni di cui avrebbe bisogno per migliorare la propria condizione. Ma le difficoltà non riguardano solo gli utenti: i familiari delle persone fragili sono costretti a sacrificare il proprio lavoro e la routine quotidiana per prendersi cura dei propri cari, dato che i servizi sociosanitari non riescono più a rispondere alla domanda.
Le preoccupazioni riguardano anche il futuro di quelle strutture che da anni forniscono assistenza e supporto a migliaia di veneti: chiusure o riduzioni dei servizi sono ormai una possibilità concreta, e tutto dipende dalla decisione della Regione di stanziare fondi sufficienti.
Secondo i dati forniti dalle associazioni, i servizi per la disabilità e la salute mentale in Veneto coinvolgono circa 14.200 persone e famiglie e sono erogati da oltre 16.000 operatori. La gran parte di questi servizi è accreditata dalle Ulss e finanziata da Regione e Comuni.
Tuttavia, nonostante le trattative tra la Regione e le organizzazioni del Terzo Settore, gli aumenti previsti dalla Regione per le rette dei servizi istituzionalmente accreditati sono insufficienti a coprire i costi reali. L’incremento delle rette per il settore della disabilità e della salute mentale varia tra il 5% e il 10% in tre anni, una cifra che copre solo un terzo degli aumenti dei costi legati ai contratti di lavoro e all'inflazione degli ultimi anni. Per molti altri servizi, come i centri diurni per la salute mentale e i servizi comunali per l’infanzia, non è previsto alcun aumento.
Di fronte a questa situazione, le associazioni hanno annunciato che nel 2025 organizzeranno iniziative di protesta, che coinvolgeranno anche le famiglie degli utenti, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul rischio concreto di dover interrompere i servizi essenziali a causa della carenza di fondi. "Siamo di fronte a una situazione di grave emergenza – hanno dichiarato i rappresentanti di Anffas Veneto, Uneba Veneto e Confcooperative Federsolidarietà Veneto – e il Natale non fa che accentuare la preoccupazione per un futuro incerto dei servizi sociosanitari accreditati".
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516