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Crisi della Marca Trevigiana

Crisi di attrattività per la Marca: il caro vita, la scarsità di alloggi e il lavoro precario frenano l'immigrazione

In calo la presenza di stranieri in provincia di Treviso

Crisi di attrattività per la Marca: il caro vita, la scarsità di alloggi e il lavoro precario frenano l'immigrazione

Incontro dossier immigrazione

La provincia di Treviso sta registrando un calo nel numero di residenti stranieri, un segnale di una progressiva perdita di attrattività per la Marca, dovuto a fattori come l'aumento del costo della vita, la difficoltà di reperire alloggi e il fenomeno del lavoro povero. Secondo il 19° Rapporto sulla presenza e distribuzione degli immigrati, elaborato da Caritas, Migrantes Treviso, Anolf, Cisl Belluno Treviso e altre realtà locali, al 1° gennaio 2024 i cittadini stranieri residenti in provincia sono 89.366, con una flessione del 3% rispetto ai dati del biennio precedente.

Questo calo segna una tendenza che ha portato Treviso a non essere più tra le province con la più alta concentrazione di stranieri, per numero assoluto per percentuale sulla popolazione totale. La Marca, infatti, è scesa dal picco del 11,3% nel 2014 al 10,2% nel 2023, collocandosi ora al quarto posto in Veneto per incidenza.

Oltre alla diminuzione della presenza straniera, anche i nuovi nati da genitori stranieri sono in calo, con una riduzione del 12% rispetto al 2021. Tuttavia, cresce il numero di acquisti di cittadinanza italiana, raddoppiati rispetto al 2021. Un altro dato significativo riguarda la domanda di lavoro, che nel 2023 ha visto una flessione sia per gli italiani che per gli stranieri, risentendo della congiuntura economica incerta e delle difficoltà nel reclutamento di manodopera.

I settori che più dipendono dai lavoratori stranieri sono quello delle costruzioni, dell’agricoltura e del “made in Italy”, dove si registrano le percentuali più alte di assunzioni. Nonostante ciò, la provincia sta affrontando una crisi di attrattività, con un aumento delle difficoltà legate all'inflazione e alla scarsità di alloggi accessibili. Le politiche locali dovranno affrontare queste sfide con investimenti in servizi, infrastrutture e welfare per garantire un futuro sostenibile per la comunità e per i lavoratori migranti, che continuano a essere fondamentali per il sistema produttivo trevigiano.

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