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Sanità
23.12.2024 - 11:09
Foto di repertorio
L'Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando il settore della ginecologia, specialmente nella diagnosi prenatale, portando a una significativa riduzione dei tempi di esecuzione delle ecografie. Questo progresso consente ai medici di dedicare più tempo all'interazione umana con le pazienti, pur mantenendo alta la precisione diagnostica. Grazie a tecnologie avanzate, come quelle utilizzate negli ecografi di ultima generazione, è possibile ottenere immagini più nitide e dettagliate, migliorando l'individuazione di patologie fetali.
Inoltre, l’AI automatizza diverse misurazioni durante l’esame, ottimizzando il flusso di lavoro e riducendo il rischio di errori da parte degli operatori. Queste tecnologie sono particolarmente utili nello studio delle malformazioni fetali, che rappresentano un'area critica per la diagnosi prenatale. Attualmente, il riconoscimento delle patologie nei test di screening ecografico è del 30% in Italia, ma con l’AI il processo diagnostico può essere più preciso e tempestivo, specialmente nel rilevare malformazioni nei vari apparati del feto.
L’AI, infatti, consente di ottenere in tempi rapidi misurazioni automatiche delle immagini, individuando i piani più appropriati per analisi più accurate. Le applicazioni di AI si estendono anche alla neurosonologia fetale, all’ecocardiografia e alla valutazione dello scheletro, migliorando la possibilità di diagnosi e trattamento. L’AI non sostituisce il medico, ma lo supporta, migliorando la precisione diagnostica e permettendo una gestione più efficace delle cure.
La formazione continua del personale medico è fondamentale per l’applicazione di queste tecnologie e gli ospedali veronesi sono già in collaborazione con istituti di Milano e Genova per testare e perfezionare queste innovazioni.
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