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Allarme aviaria
20.01.2025 - 15:55
Immagine di repertorio
Un nuovo focolaio di aviaria è stato rilevato in provincia di Verona, precisamente a Vigasio, dove un allevamento di 800.000 galline ovaiole è stato colpito dal virus. Questo porta il totale dei casi in Veneto a 24, superando la Lombardia, che si ferma a 23. A livello nazionale, sono 53 i focolai registrati, che coinvolgono anche Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
Il nuovo focolaio a Verona è stato reso noto durante un incontro con le aziende avicole regionali, organizzato da Confagricoltura Veneto, che ha visto la partecipazione di oltre 250 allevatori, anche in collegamento online dalla Lombardia. L'infezione ha comportato l'abbattimento di milioni di capi e il blocco delle attività nelle Zone di Ulteriore Restrizione (Zur) stabilite nelle aree colpite.
Calogero Terregino, direttore del dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, ha sottolineato come il virus stia mutando e propagandosi anche in aree precedentemente considerate a basso rischio, come il Trevigiano. Tra i vettori di diffusione, oltre agli uccelli selvatici, si segnalano anche gli ibis e gli aironi. In questo scenario, cresce il dibattito sulla sufficienza delle misure di biosicurezza e sulla necessità di adottare un vaccino contro l'influenza aviaria, attualmente in fase di sperimentazione in Italia e nei Paesi Bassi.
Il Ministero della Salute ha programmato un incontro per il 22 gennaio a Roma per fare il punto sulla situazione e discutere le misure da adottare, dopo aver già riesaminato la gestione delle aree critiche tra Mantova e Verona, mentre ha rimosso le zone di restrizione da Brescia e Ferrara.
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